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17 settembre

Nutrire l’anima: le religioni e il cibo

All’Università degli Studi di Milano un convegno che si propone di individuare le strategie per garantire la diversità culturale e la libertà religiosa nella società italiana

15 Luglio 2015

«Nutrire l’anima. Cibo, diritto, religione» è il tema del convegno che si svolgerà presso l’Università degli Studi di Milano (Sala Napoleonica, via Sant’Antonio 12), giovedì 17 settembre (in allegato il programma).

Le regole sul consumo del cibo che si sono formate nella tradizione teologica e giuridica di ebraismo, islam e cristianesimo sono divenute incomprensibili per molte persone. Perché non si deve mangiare la carne di alcuni animali? Perché si deve digiunare di giorno e mangiare soltanto dopo il calar del sole? L’incapacità di capire il significato teologico di queste regole impedisce di coglierne il valore etico. Si è disposti a digiunare per ragioni di salute o di estetica, ma non per ragioni religiose, perché non si vede più il nesso tra fede e digiuno.

Recuperare le radici teologiche ed etiche del rapporto tra cibo e religione è il punto di partenza di questo convegno, da cui muove il tentativo di comprendere meglio le ricadute che questo rapporto ha sulla vita quotidiana dei fedeli di una religione e sull’organizzazione del «vivere insieme». Da un lato, infatti, le regole alimentari delle religioni possono creare tensioni sociali, come nel caso della macellazione rituale degli animali. Dall’altro il «ritorno del sacro» sulla scena pubblica genera una domanda di beni religiosamente qualificati che si esprime in nuove richieste rivolte dai consumatori alle imprese e nella crescita del mercato «religioso», nella rivendicazione di una alimentazione religiosamente differenziata nelle scuole, carceri ed ospedali e nella certificazione del rispetto delle regole religiose nella preparazione dei cibi (i marchi halal e kosher).

Attraverso una metodologia interdisciplinare che coinvolge accademici, dirigenti di aziende che operano nel settore alimentare e rappresentanti delle istituzioni pubbliche, il convegno si propone di individuare le migliori strategie per garantire la diversità culturale e la libertà religiosa all’interno della società italiana.

Per ragioni organizzative è necessario iscriversi entro il 1° settembre scrivendo a nutrirelanimamilano2015@gmail.com