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Pandemia

Mattarella: «Covid, il tempo della responsabilità non è concluso»

Il Presidente della Repubblica è intervenuto alla 38ª Assemblea dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) a Parma

10 Novembre 2021
Sergio Mattarella

Nell’affrontare la pandemia «abbiamo dato dimostrazione di saggezza e di volontà di ripresa. È stato fatto un grande lavoro. Occorre adesso prevenire e contrastare le ulteriori, pericolose insidie, che provengono dai nuovi contagi. Il tempo della responsabilità non è ancora concluso». Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla 38ª Assemblea dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) in corso a Parma.

Il Capo dello Stato, dopo aver rivolto «un ricordo» e «un pensiero di riconoscenza agli amministratori locali che hanno perduto la vita a fianco dei loro concittadini a causa del virus», ha sottolineato che «soprattutto grazie ai vaccini – e grazie al senso di responsabilità e al rispetto degli altri e delle regole manifestati dalla quasi totalità dei nostri concittadini – siamo riusciti a superare il tornante più impervio, abbiamo riconquistato importanti spazi di normalità, di libertà, e siamo incamminati su un percorso nuovo dove si può tornare a progettare, a costruire, a operare per un futuro migliore anche rispetto a quello che si presentava prima della comparsa della pandemia».

«Il dissenso non può sopraffare il dovere di proteggere i più deboli»

«Le forme legittime di dissenso non possono mai sopraffare il dovere civico di proteggere i più deboli: dobbiamo sconfiggere il virus, non attaccare gli strumenti che lo contrastano e lo combattono. E in ogni caso atti di vandalismo e di violenza sono gravi e inammissibili e suscitano qualche preoccupazione, sembrando, talvolta, raffigurarsi come tasselli, più o meno consapevoli, di una intenzione che pone in discussione le basi stesse della nostra convivenza», ha ribadito il Presidente della Repubblica.

Ricordando che «il ruolo delicato e centrale di sindaci e amministratori di ogni Regione attira purtroppo, talvolta, minacce che, con preoccupante frequenza, provengono da ambienti malavitosi e da violenti», il Capo dello Stato ha evidenziato che «queste minacce a chi con impegno serve la propria comunità costituiscono un’aggressione alla nostra democrazia e vanno severamente contrastate. In queste ultime settimane – ha proseguito – manifestazioni non sempre autorizzate hanno tentato di far passare come libera manifestazione del pensiero l’attacco recato, in alcune delle nostre città, al libero svolgersi delle attività. Accanto alle criticità per l’ordine pubblico, sovente con l’ostentata rinuncia a dispositivi di protezione personale e alle norme di cautela antiCovid, hanno provocato un pericoloso incremento dei contagi».