A tre settimane dall’evento restano drammatici e diffusi gli effetti umanitari del fortissimo terremoto che tra l’8 e il 9 settembre ha colpito le regioni centro-meridionali del Marocco. E altrettanto accade in Libia, nella regione costiera orientale della Cirenaica, sconvolta dalle alluvioni causate dal passaggio dell’uragano Daniel il 10 settembre, e dal conseguente crollo di due dighe, che ha devastato in particolare la città di Derna. La rete internazionale Caritas è mobilitata, nonostante le difficoltà dovute al contesto (in entrambi i paesi, la presenza dei cattolici è minoritaria e la rete ecclesiale vivace ma circoscritta).
In Marocco
Operatori di Caritas Spagna e Cafod (Caritas Inghilterra Galles) affiancano Caritas Marocco nel team di coordinamento degli interventi. La Caritas diocesana di Marrakech ha ospitato un incontro di consultazione tra circa 30 ong internazionali, per definire un quadro complementare e integrato degli interventi di emergenza, mentre la Caritas nazionale ha effettuato, sui monti dell’Alto Atlante, distribuzioni di materiali ottenuti da donazioni: prodotti per l’igiene, medicinali e attrezzature mediche, aiuti alimentari, indumenti, teloni, tende, coperte e materassi sono stati distribuiti in alcuni villaggi isolati, all’ospedale di Tahanaout, a due orfanotrofi di Tahanaout e Tamesloht, a centri educativi e di salute.
Mentre, intanto, Caritas Marrakech prosegue il programma di aiuto ai migranti (soprattutto africani subsahariani) che conduce da anni, Caritas Marocco e il team internazionale stanno rilevando i bisogni al fine di predisporre un piano di interventi per i prossimi mesi nei villaggi terremotati. Si lavorerà in particolare, in coordinamento con il governo marocchino, per predisporre rifugi temporanei resistenti al freddo e alla pioggia dell’inverno, sul rafforzamento dei servizi igienico-sanitari, sulla gestione dei rifiuti. Quanto ai progetti di medio e lungo termine, bisognerà aiutare la popolazione, che vive di turismo montano e di agricoltura e allevamento, a ripristinare le attività che generano reddito e gli strumenti di produzione, rafforzando in chiave antisismica gli edifici (senza snaturarne l’aspetto tradizionale), fornendo attrezzature per l’agricoltura tipica (arboricoltura, produzione di miele, zafferano e olio di argan), ripopolando di animali gli allevamenti.
In Libia
Quanto alla devastazione di Derna, Caritas Italiana, che da anni collabora con la Chiesa in Libia, è in contatto con il vescovo di Tripoli e il vicario apostolico di Bengasi. Quest’ultimo, in particolare, si è recato a Derna e Al-Beida per esprimere solidarietà e portare aiuti. Insieme a vescovo e vicario, Caritas Italiana sta valutando possibili interventi per garantire aiuti d’urgenza e avviare la ricostruzione in favore della popolazione colpita dalla catastrofe.
Caritas Ambrosiana ha attivato due distinte raccolte fondi, per supportare gli interventi d’urgenza e i progetti di ricostruzione nei due paesi. I fondi raccolti verranno utilizzati per finanziare specifiche azioni, nel quadro dei programmi che saranno definite dalla rete internazionale insieme alle Caritas nazionali e locali.
Per contribuire
Con carta di credito online
In posta: ccp n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus – Via S. Bernardino 4 – 20122 Milano
Con bonifico: c/c presso il Banco BPM Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN:IT82Q0503401647000000064700
Causale: Emergenza terremoto Marocco
Causale: Emergenza alluvione Libia
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