Da tempo, ormai, il tema dell’ambiente naturale ha assunto nella coscienza comune un’importanza di prim’ordine, perché ci si è resi conto che la qualità di vita dell’uomo, e addirittura la sua sopravvivenza, sono strettamente legati alla natura e ai suoi beni fondamentali, quali la terra, l’acqua e l’aria, senza i quali non è possibile vivere.
La cura del creato è affidata a ciascun uomo e a ciascun popolo di qualsiasi cultura e latitudine, chiamati soprattutto oggi a misurare l’incidenza che il loro stile di vita e l’attività che svolgono hanno sul pianeta. In questo senso il problema ecologico è anche un problema etico e nello stesso tempo politico, da governare con leggi e strumenti adeguati.
In allegato nel box in alto a sinistra pubblichiamo a questo proposito un contributo di monsignor Luciano Baronio, referente per il Progetto culturale della Cei e responsabile del Coordinamento regionale dei Centri culturali cattolici della Lombardia. «Ci soffermiamo a trattare un tema così vasto e impegnativo con una certa ampiezza – spiega -, onde offrire sufficienti motivi di riflessione che giovino, possibilmente in modo ordinato e incisivo, all’educazione permanente del cittadino, a cominciare dalla famiglia e dalla scuola. Il cristiano, poi, ha una motivazione in più che gli deriva dalla consapevolezza che il mondo è opera di Dio messa a servizio dell’uomo, che Egli ha collocato “nel giardino”, come afferma la Genesi, perché lo abitasse e lo custodisse».
I primi destinatari di questo testo sono i Centri culturali cattolici, chiamati a riflettere su un problema la cui attualità va oltre i singoli fatti, talvolta clamorosi come quelli più recenti, per aiutare a dare una risposta adeguata, soprattutto dal punto di vista educativo.