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Media

L’Ucsi e «gli altri giornalismi»

Nell’ultimo numero di «Desk», la rivista dell'associazione dei giornalisti cattolici, riflessioni e commenti sulla necessità di restituire credibilità all’informazione

15 Luglio 2024

È in uscita il nuovo numero di Desk, la rivista dell’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana), fondata trentadue anni fa, dedicata all’informazione e alla comunicazione (vedi qui). Lo hanno annunciato Vincenzo Varagona e Salvatore Di Salvo, rispettivamente presidente e segretario nazionale, dopo aver partecipato alla 50a Settimana sociale dei Cattolici in Italia che si è svolta dal 3 al 7 luglio scorso a Trieste. Il numero di Desk arriva dopo la pubblicazione di ComunIcare, 20 giornalisti in dialogo con il Pontefice, curato da Varagona e Di Salvo, edito dalla Lev, e dopo il documento Oltre le 5W. 5M per un giornalismo responsabile, elaborato nell’ambito della Scuola di Assisi Ucsi 2023, presentato a Trieste.

Il numero 1 del 2024 – realizzato dal gruppo di lavoro, coordinato da Paola Springhetti, componente della Giunta nazionale Ucsi, e composto da Piero Chinellato, Saveria Maria Gigliotti, Ermanno Giuca, Andrea Melodia, Onofrio Pagone, Francesco Pira, Vittorio Sammarco, Paola Springhetti, Donatella Trotta e Gabriella Zucchi – è dedicato al tema degli «altri giornalismi»: partendo dalla constatazione che è ormai tempo che i giornalisti, soprattutto quelli dei grandi giornali, dei network televisivi, del mainstream informativo, mettano seriamente in discussione il proprio ruolo e la propria sostenibilità, raccoglie una serie di riflessioni a firma di  Andrea Melodia, Assunta Corbo, Paola Springhetti, Alberto Puliafito, Vittorio Sammarco, Elisabetta Soglio, Monica Di Sisto, Chiara Genisio, Maria Luisa Sgobba, Antonio Curci, Maria Raspatelli e Sara Paolella, che cercano di rispondere alla crisi dell’informazione mainstream, riconquistando al giornalismo credibilità, capacità di servire il bene comune e quel ruolo di «cane da guardia della democrazia» oggi più che mai imprescindibile.

È così possibile confrontarsi con le idee che ispirano il giornalismo costruttivo, il giornalismo di pace, lo slow journalism, l’informazione di advocacy, il tema delle buone notizie. Ma anche riflettere sul ruolo dell’informazione locale al servizio delle comunità e scoprire alcune esperienze di “informazione alternativa”.