«Abbiamo forse imparato a usare parole universali, ma pur sempre per confinare il discorso sulla disabilità in un recinto speciale, quasi esclusivo». È una frase tratta dall’introduzione di Giovanni Merlo al libro Disabilità. Il peso delle parole (In Dialogo, 112 pagine, 12 euro), che raccoglie i testi della sua rubrica appena conclusa su Il Segno, arricchiti da tre contributi inediti.
Un libro che sarà distribuito e farà da base al convegno previsto per il 29 maggio a Milano (9.30-13.30, Istituto dei ciechi, via Vivaio 7) e intitolato appunto «Il peso delle parole. Comunicare la disabilità» (vedi qui il programma). Aperto a tutti, il convegno è destinato in particolare a due categorie che, in questo caso, con le parole lavorano di più nella routine quotidiana: i giornalisti, che devono raccontare e contestualizzare le storie della disabilità; gli “operatori”, che devono dare corpo a progetti, protocolli e consuetudini nell’infinita gamma delle relazioni di cura.
Le parole commentate da Merlo, direttore della Ledha, sul mensile della diocesi di Milano vanno da Genitore a Libertà, da Ragazzo a Normale, ecc. Sono insomma parole normali, corrette: eppure insidiose e da usare con attenzione, perché possono assumere un significato diverso (spesso stravolto) nel quotidiano delle persone con disabilità. E possono persino nascondere accezioni discriminatorie.
Il convegno – riconosciuto dagli Ordini dei giornalisti (6 crediti deontologici) e degli assistenti sociali – oltre a Merlo, vedrà protagonisti i docenti Matteo Schianchi (Bicocca Milano) e Cecilia Marchisio (Torino), il pubblicitario Roberto Bernocchi, i giornalisti Maurizio Trezzi e Stefano Trasatti, la blogger e attivista Valentina Tomirotti, il responsabile della Consulta diocesana sulla disabilità don Mauro Santoro.
Organizzato da Itl (editore de “il Segno”) e dalla Ledha (presente anche con il presidente Alessandro Manfredi) – in collaborazione con l’Ucsi Lombardia, la Consulta diocesana disabilità e con il supporto della Faap (Fondazione ambrosiana attività pastorali) – l’incontro sarà anche l’occasione per riproporre i suggerimenti linguistici e deontologici ancora necessari per l’attività di ogni giorno, attraverso la distribuzione gratuita ai partecipanti dei migliori strumenti realizzati negli ultimi anni su comunicazione e disabilità. E naturalmente del libro citato all’inizio.
Iscrizione online obbligatoria entro il 20 maggio.
Informazioni: tel. 02.6713161; 348 3027434; info@chiesadimilano.it