16 marzo 1978, via Fani, Roma. Un gruppo di terroristi delle Brigate Rosse sequestra il presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro, uccidendo cinque uomini della scorta. Tra i giovani terroristi che aprono il fuoco c’è anche Franco Bonisoli, all’epoca poco più che ventenne.
15 dicembre 1976, Sesto San Giovanni. Sergio Bazzega, maresciallo di pubblica sicurezza antiterrorismo, è impegnato nell’esecuzione del mandato d’arresto di Walter Alasia, appartenente delle Brigate Rosse. Durante l’irruzione, Sergio sceglie di non rispondere al fuoco e muore tentando di disarmare Walter. All’epoca il figlio Giorgio aveva due anni e mezzo.
28 maggio 1974, Brescia. Manlio Milani sta partecipando alla manifestazione antifascista in Piazza della Loggia. Una bomba, nascosta in un cestino dei rifiuti da un gruppo di estremisti della destra eversiva, esplode uccidendo anche la sua compagna Livia.
Cosa succede alle persone quando le loro vite sono toccate dalla violenza? La violenza ferisce solo chi la subisce o anche coloro che ne sono responsabili? Le condanne dei tribunali e le pene inflitte bastano a dare giustizia alle vittime?
Lunedì 11 marzo all’Auditorium di Milano (largo Gustav Mahler) Franco, Giorgio e Manlio incontreranno più di 3.000 studenti da tutta Italia, per rispondere a queste domande attraverso il racconto delle loro vite, tanto differenti, ma accomunate da un percorso di Giustizia Riparativa.
La Giustizia Riparativa, infatti, ripone al centro del conflitto la relazione tra i soggetti; di conseguenza la risposta al torto (subito o commesso) deve essere ricostruita in modo relazionale. Ripercorrendo alcuni tra i fatti di cronaca che hanno segnato gli anni Settanta del nostro Paese, sul palco verrà dato spazio al confronto e al riconoscimento dell’altro non solo come vittima o reo, ma come persona nella sua totalità. Attraverso l’evento «Giustizia e Riconciliazione», il Centro Asteria desidera proporre agli studenti una modalità alternativa per la risoluzione dei conflitti quotidiani: l’ascolto profondo e la comprensione, di sé stessi e degli altri.
Questo appuntamento sarà l’ultima tappa di un percorso che ha visto i giovani studenti coinvolti prima in un approfondimento di carattere giuridico sulla Giustizia Riparativa e poi in un’analisi storica degli anni Sessanta e Settanta in Italia: l’intero percorso di tre appuntamenti, valido come formazione Pcto per gli studenti, è affiancato da incontri e seminari tematici per i docenti.
L’evento sarà accessibile anche in live streaming per quanti saranno collegati da ogni parte d’Italia.
I protagonisti
Franco Bonisoli: ex- membro della direzione strategica delle Brigate Rosse e del Comitato esecutivo, conosciuto con il nome di battaglia di “Luigi”, il 2 giugno 1977 partecipò, insieme a Calogero Diana e Lauro Azzolini, al ferimento del giornalista Indro Montanelli e l’anno seguente al sequestro dell’onorevole Aldo Moro. Il 1° ottobre 1978 fu arrestato a Milano. Condannato a 4 ergastoli nel processo romano Moro-Uno del 24 gennaio 1983, si dissociò durante la detenzione dalla lotta armata; attualmente fruisce di un regime di semilibertà e collabora a numerose iniziative sociali.
Manlio Milani, nato a Brescia nel 1938, sposa Livia nel febbraio del 1965. Dopo Piazza della Loggia, in cui la moglie perde la vita, prioritario diventa il lavoro di ricerca delle ragioni della strage e l’azione di mantenimento e di elaborazione della memoria. Presidente dell’Associazione familiari dei caduti di Piazza Loggia, partecipa alla fondazione dell’Unione familiari vittime stragi, mentre con Comune e Provincia di Brescia fonda, nel 2000, la Casa della Memoria, centro di documentazione sulla strage bresciana e la violenza terroristica, neofascista in particolare. Un impegno che dal 1997, in seguito a pensionamento, sviluppa a tempo pieno avendo la scuola come punto di riferimento privilegiato.
Giorgio Bazzega: figlio del poliziotto Sergio, ucciso nel 1976 dal brigatista Walter Alasia durante l’irruzione nella sua abitazione. Allora Giorgio Bazzega aveva due anni e mezzo.