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Sirio 01 - 10 novembre 2024
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Informazione

Fatti di Ostia, la condanna dei giornalisti cattolici

Solidarietà dell’Ucsi alla troupe Rai brutalmente aggredita: «Un segno preoccupante dell'arroganza criminale, superata una nuova soglia che lascia sconcertati»

9 Novembre 2017
Un momento dell'aggressione alla troupe di «Nemo»

L’Unione cattolica della stampa italiana (Ucsi) esprime la più ferma condanna per la violenta aggressione ai danni della troupe Rai selvaggiamente aggredita a Ostia mentre raccoglieva immagini e voci sulle collusioni tra politica e criminalità locale.

«A Daniele Piervincenzi e a Edoardo Anselmi esprimiamo tutta la nostra solidarietà – si legge in una nota diffusa dalla Giunta nazionale -. Quanto avvenuto è un segno preoccupante dell’arroganza criminale che condiziona la vita della comunità del litorale laziale e che di fronte ai giornalisti e alla stampa ostenta inaudite prove di forza, per di più davanti a una telecamera che ha filmato una scena da film dell’orrore. Non sono degni di un Paese civile né le minacce, né le intimidazioni, e neppure, pensando a certa stampa, i titoli gridati e i toni sopra le righe. Ma, quando si giunge a tanta violenza, si è superata una nuova soglia che lascia sconcertati».

L’Ucsi auspica «che si intervenga con decisione perché chi è responsabile non resti impunito, siamo a fianco dell’Ordine dei giornalisti in nome della salvaguardia della democrazia, e ci associamo alla richiesta di Fnsi e Usigrai che istituzioni e forze dell’ordine garantiscano ai giornalisti di poter lavorare in tranquillità nell’interesse dei cittadini ad essere informati. L’informazione libera è un mezzo di contrasto contro mafie e criminalità, a Ostia come in ogni luogo, e non può che avere tutto il nostro sostegno».