Dagli Anni Novanta sulle nostre strade sono presenti ragazze straniere, portate in Italia con l’inganno e la coercizione e sottoposte a gravi forme di sfruttamento, violenza, riduzione delle libertà individuali.
Dal 1994 Caritas Ambrosiana è stata tra le prime organizzazioni a offrire ascolto e ospitalità a giovani donne straniere vittime di traffico per sfruttamento sessuale, e a sollecitare alle istituzioni interventi di contrasto del fenomeno. È stata per esempio fra le organizzazioni pioniere nel sollecitare la stesura dell’articolo 18 del Testo unico sull’immigrazione, che garantisce permesso di soggiorno e protezione a chi denuncia i propri sfruttatori.
Contrastare la cultura dello sfruttamento
L’area Tratta e prostituzione di Caritas Ambrosiana e l’area Diritti e pari opportunità della cooperativa Farsi Prossimo Onlus offrono alle vittime di tratta percorsi di protezione e autonomia, attraverso un’articolata filiera di servizi (unità di strada, “caffè” diurno di primo contatto, centro antitratta, case d’accoglienza e rete appartamenti, centro antiviolenza). Accanto a questo impegno “umanitario”, realizzano inoltre iniziative volte a promuovere una cultura del contrasto della violenza e dello sfruttamento.
Una nuova proposta verrà presentata venerdì 13 ottobre, nel quadro di «Milano Welfare» (percorso di eventi promosso dal Comune) e in concomitanza con la 17ª Giornata europea contro la tratta: nel Salone della comunità di Villapizzone verrà inaugurata (con presenza di qualificati relatori) la mostra fotografica «Derive e approdi» (vedi qui la locandina). Gli scatti di Luca Meola documentano il percorso «dallo sfruttamento all’accesso ai diritti» compiuto dalle persone accompagnate dai servizi Caritas – Farsi Prossimo. Immagini intense e rispettose, che testimoniano quanto accidentati siano certi percorsi di vita: derive dolorose, non prive, però, della possibilità di raggiungere approdi positivi.
La mostra sarà visitabile sino al 21 ottobre su prenotazione (tel. 331.69335062, donne@farsiprossimo.it).