Cari fratelli e sorelle musulmani,
anche quest’anno è mia premura far pervenire a tutti voi gli auguri miei personali e dei cristiani della Diocesi di Milano per una fruttuosa conclusione del mese di Ramadan e un gioioso ’Id al-Fitr.
Come ha ricordato il messaggio del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, la condivisione di un tempo di digiuno e di preghiera – noi nel periodo della Quaresima, voi nel mese di Ramadan – è l’occasione per ritrovare le comuni radici del dialogo e della fratellanza: dialogo e fratellanza preziosi e necessari non soltanto per nobili motivi estrinseci – quali la costruzione di vie di confronto, di stima e di pace -; ma soprattutto, e molto più profondamente, per testimoniare gli uni agli altri, e alla società milanese e lombarda, il primato di Dio nelle nostre esistenze, insieme alla gioia che scaturisce dal vivere fedeli a Lui e alla Legge che ci ha donato.
Nello scorso mese di febbraio mi sono recato in Turchia con i giovani preti della Diocesi, per un pellegrinaggio sui luoghi che hanno visto le origini della nostra fede, in occasione del 1700º anniversario dalla celebrazione del Concilio di Nicea, nel 325 d.C.. Abbiamo avuto la lieta opportunità di vivere anche alcuni momenti di dialogo interreligioso, sentendoci confortati dalle sapienti parole ascoltate da chi ci ha accolto, rinnovando la stima che reciprocamente nutriamo e riconoscendo insieme la radice religiosa presente nelle nostre storie.
In questa epoca in cui il dilagare del male e dell’odio tra gli uomini viene dolorosamente reso manifesto da guerre senza fine, la testimonianza di tale radice e della primazia di Dio è ancora più necessaria.
Le nostre religioni ci ricordano che, per fermare l’odio e i conflitti, l’arma migliore è la misericordia di Dio. Lasciamoci contagiare dal Suo perdono, per diventare noi tutti fratelli universali, come ha chiesto ai cristiani Papa Francesco nella sua lettera enciclica Fratelli tutti, scritta ormai cinque anni fa ma ancora molto attuale.
In atteggiamento di preghiera e di stima, vi saluto.