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Sirio 15 - 21 luglio 2024
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Scuola

Dal Ministero oltre 700 milioni per gli istituti paritari

Il ministro Valditara: «Tutte le realtà educative del sistema pubblico devono essere valorizzate». I commenti di Fidae e Fism, don Landi (Pastorale scolastica): «Bene, ma la parità effettiva resta lontana»

di AGENSIR

12 Febbraio 2024

Il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha firmato i due decreti che prevedono, complessivamente, uno stanziamento di oltre 700 milioni di euro a favore delle scuole paritarie per l’anno scolastico 2023/2024. In particolare, 113 milioni e 400 mila euro saranno destinati all’accoglienza degli alunni diversamente abili mentre 90 milioni contribuiranno al funzionamento delle scuole dell’infanzia. Le risorse finanziarie sono ripartite tra gli Uffici scolastici regionali, che provvedono ad assegnarle agli istituti paritari di ciascuna regione sulla base di specifici criteri, indicati nei decreti.

«Il nostro obiettivo – ha dichiarato Valditara – è valorizzare tutte le realtà educative che fanno parte del nostro sistema pubblico di istruzione, con particolare attenzione in questo caso all’infanzia e agli alunni diversamente abili. A ogni studente deve essere garantita l’opportunità di costruire il proprio futuro».

Fidae: «Bene, ma più attenzione per disabilità e primarie e secondarie»

«Ero al tavolo dei lavori e aspettavamo questa firma. L’aspetto positivo è che sul totale di quasi 703 milioni ci sono 50 milioni in più per la scuola dell’infanzia. Però ci aspettavamo un aumento dei contributi storici per la scuola paritaria – capitolo generale 1.477/1 -, fermi da molto tempo a 512 milioni; invece c’è stato un taglio di 12 milioni sulla totalità di queste scuole, riducendo questi contributi a 500 milioni». Virginia Kaladich, presidente nazionale della Fidae (Federazione di scuole cattoliche primarie e secondarie), commenta l’annuncio della firma dei due decreti.

«Da una parte – prosegue Kaladich – ringraziamo per i 50 milioni in più per l’infanzia, però avevamo chiesto almeno un’attenzione maggiore per la disabilità e su questo fronte non c’è stato alcun aumento. Alle scuole paritarie di ogni ordine e grado che accolgono allievi con certificazione di disabilità riconosciuta come previsto dalle disposizioni vigenti in materia – spiega la presidente Fidae -, è già assegnato un contributo annuo di 113 milioni e 400 mila euro. Di questi, 70 milioni sono quelli accordatici tre anni fa – in realtà ne avevamo chiesto 100 –; ogni anno dovevamo chiedere che venissero confermati ma l’anno scorso sono stati stabilizzati con la Legge finanziaria. Ringraziamo dunque per i 50 milioni in più per l’infanzia, ma la scuola primaria e la scuola secondaria – soprattutto quest’ultima che è la fascia meno sostenuta a livello di contributi mentre il segmento infanzia è molto sostenuto anche a livello comunale e regionale – non hanno ricevuto la stessa attenzione».

La Fidae auspicava infatti dal Governo, «fin da questa Finanziaria, un segnale più consistente che non c’è stato; anzi, nello stanziamento complessivo si registra addirittura un decremento di 12 milioni. Rinnoviamo tuttavia la fiducia all’Esecutivo – conclude Kaladich – auspicando maggiore attenzione per gli alunni con disabilità e per la scuola paritaria tutta. Tra un mese celebreremo i 24 anni della legge 62/2000 sulla parità, ma la parità effettiva è ancora lontana. Ogni anno siamo costretti a questa estenuante rincorsa ai contributi e siamo, insieme alla Grecia, l’unico Paese in Europa nel quale una reale libertà di scelta educativa non viene ancora garantita».

Fism: «Intervento verso la parità reale attesa da anni»

«Ringrazio il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, per aver firmato celermente come promesso i due decreti che prevedono  gli stanziamenti generali destinati alle  nostre scuole ed anche all’accoglienza dei bambini diversamente abili che le frequentano». Così Giampiero Redaelli, presidente nazionale Fism, Federazione italiana scuole materne che rappresenta 9 mila realtà educative paritarie frequentate da circa 500 mila bambini da 0 a 6 anni, commenta la firma dei due decreti.

Per il presidente Fism «si tratta di un primo significativo intervento che aiuterà molte delle nostre scuole alle prese da tempo con gravissime difficoltà finanziarie, che riconosce il nostro far parte dell’unico sistema pubblico integrato e va nella direzione di quella piena e reale parità scolastica che attendiamo da molti anni».

Landi: «La scuola continua ad arrancare, famiglie penalizzate»

Sul tema è intervenuto anche don Fabio Landi, responsabile del Servizio diocesano per la Pastorale scolastica: «È importante che siano arrivati questi fondi. Il problema della disabilità è molto sentito, e purtroppo le risorse non riescono a coprire interamente i bisogni attuali. Oggi c’è una particolare cura da parte delle scuole paritarie su questo tema, anche perché le famiglie sono le prime a cercare il luogo migliore dove viene gestita al meglio questa attenzione. È un bene che siano arrivati questi contributi, ma il tema della parità effettiva resta lontano. Siamo soddisfatti, ma purtroppo la scuola continua ad arrancare, e questo finisce con il penalizzare le stesse famiglie. Anche se è un segnale di una riflessione più ampia, la scuola e la società devono continuare a fare ulteriori passi su questo tema, non solo a livello economico».