Forse è un po’ presto per pensarci, ma in realtà ci avviamo a grandi passi verso la chiusura delle scuole e la fine dell’anno scolastico. Una chiusura che quest’anno, per alcuni, potrebbe essere anticipata addirittura al 31 maggio, prima di un probabile “ponte” del 2 giugno, che finirebbe per lasciare a casa i più, soprattutto laddove finisse attaccato alle chiusure degli istituti scolastici causa elezioni amministrative. Elezioni che sono in calendario domenica 5 giugno e coinvolgeranno 370 comuni, tra cui molte grandi città capoluogo di provincia come Milano, Roma, Napoli, Torino, Bologna, Cagliari e Trieste. Si può immaginare lo scenario: il 2 giugno è giovedì, con 3 e 4 giugno possibili giornate di “ponte”. Sabato 4, tra l’altro, sarà giornata già off limits per le scuole sedi di seggio, che avranno poi bisogno di un altro giorno di chiusura lunedì 6. Insomma, ci siamo. Considerando tra l’altro che il calendario ordinario prevede per lo più le chiusure il giorno 8 di giugno, pur con tutte le variazioni regionali, che per qualche scuola anticipano addirittura al 4 di giugno o posticipano – è il caso dell’Alto Adige – al 16. E qui di giorni di scuola ne avanzeranno.
L’ipotesi chiusura anticipata, almeno in alcune località, non è dunque improbabile, anzi. E prova ne è il fatto che se ne discute già in ambienti scolastici e soprattutto nelle famiglie, visto che questo fatto provoca inevitabilmente una serie di disagi non da poco per genitori che invece devono comunque andare a lavorare e si trovano a dover gestire figli, anche piccoli, spesso in condizioni di emergenza.
Pensando agli studenti più grandi, invece, il nastro di arrivo dell’anno scolastico che comincia a intravedersi richiama subito l’impegno conclusivo del percorso di studi, cioè l’esame di maturità. E proprio in questi giorni, tra l’altro, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur) ha firmato l’ordinanza relativa agli esami di Stato, con indicazioni operative per i Consigli di classe, le Commissioni e i candidati.
La prima riunione plenaria delle Commissioni – precisa il Miur – è fissata per lunedì 20 giugno alle ore 8.30. La prima prova scritta, quella di italiano, si svolgerà mercoledì 22 giugno alle ore 8.30 (durata massima 6 ore), mentre la seconda prova è in calendario giovedì 23 giugno alle ore 8.30 (anche qui durata per tutti di 6 ore, tranne che per alcuni indirizzi come il Liceo musicale, coreutico, artistico, dove la prova si svolge in due o più giorni). La terza prova, diversa per ciascuna scuola, è in calendario lunedì 27 giugno alle 8.30.
Novità della maturità di quest’anno – lo spiega sempre l’ordinanza – sarà la consegna ai neodiplomati, insieme al diploma che certifica il completamento degli studi, del Supplemento Europass, un documento diffuso e riconosciuto dall’Unione europea che descrive le competenze degli studenti e le attività professionali cui possono accedere. I Supplementi saranno diversi per ciascun indirizzo di studio e verranno elaborati per l’Italia dal Miur e dal Centro nazionale Europass presso l’Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori). A cosa servono? Favoriranno – spiega il Miur – la mobilità per motivi di studio o di lavoro anche al di fuori dell’Italia. Non sostituiscono il titolo di studio o la certificazione delle competenze, ma renderanno il percorso di studio più chiaro e il diploma finale più comprensibile e più spendibile nel mondo del lavoro.