«Il grido del creato continua a levarsi da più parti nel mondo e anche nel nostro Paese, dove in particolare le Marche, ma anche in Umbria la diocesi di Gubbio, sono state colpite da pesanti alluvioni che hanno causato vittime e danni ingenti. I vescovi marchigiani hanno subito espresso vicinanza e unione nella preghiera, sottolineando che le Caritas e tutte le comunità ecclesiali delle diocesi più colpite – Senigallia, Fano, Fabriano – “sono già all’opera per accogliere gli sfollati ed essere vicini ai bisogni e alle necessità della popolazione”». Lo riferisce in una nota Caritas Italiana, che ricorda come anche nelle altre zone colpite la Delegazione regionale Caritas è all’opera per monitorare e rispondere ai bisogni. Il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello, è sul posto per fare il punto insieme alle Caritas locali.
La vicinanza dei Vescovi
«I vescovi delle Marche esprimono particolare vicinanza e attenzione alle famiglie delle vittime e a quanti sono stati colpiti dalla catastrofe che ha ferito il nostro territorio». Lo ha scritto monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata e presidente della Conferenza episcopale marchigiana, in un comunicato stampa diffuso a seguito delle alluvioni che hanno colpito la Regione. “Fin dalle primissime ore della mattina – spiega il presule – i vescovi marchigiani sono stati in contatto monitorando le varie situazioni; esprimono altresì particolare vicinanza a monsignor Franco Manenti, vescovo di Senigallia, diocesi fortemente colpita. Qui la Caritas diocesana e tutta la comunità ecclesiale sono già all’opera per accogliere gli sfollati ed essere vicini ai bisogni e alle necessità della popolazione».
«Invitiamo tutti a restare uniti nella preghiera e nell’attenzione alle necessità dei nostri fratelli che saranno rilevate e comunicate dalla Caritas regionale», conclude mons. Marconi che esorta: «Invochiamo l’intercessione della Vergine Maria Madonna di Loreto, patrona della nostra Regione».
Un impegno anche educativo
Proseguono anche gli interventi a sostegno di Caritas Pakistan dopo le inondazioni nel Baluchistan, Sindh, Punjab. Si calcola che in totale siano state toccate dalle conseguenze di queste piogge torrenziali 4,2 milioni di persone e il 72% del territorio del paese. Caritas Pakistan ha lanciato un appello per assistere 9500 famiglie con aiuti d’urgenza e Caritas Italiana la sta sostenendo, grazie anche a un contributo che la Cei ha messo a disposizione ai fondi dell’8×1000 che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica.
«A partire da queste ferite – dice don Pagniello – invitiamo ogni comunità a farsi carico della questione ambientale e dei suoi riflessi sulla vita e sulla salute delle persone, soprattutto dei più fragili sperimentando comunione e condivisione: un impegno di aiuto concreto, ma anche educativo».