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Sirio 10 - 16 marzo 2025
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Comunicato

Caritas internationalis, tagli a UsAid «decisione sconsiderata» che «minaccia la vita e la dignità di milioni di persone»

La rete di 162 Caritas nazionali che operano in tutto il mondo ha diramato una nota sul recente smantellamento dell’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti

di AgenSir

11 Febbraio 2025
Il segretario generale di Caritas Internationalis, Alistair Dutton (Foto Siciliani - Gennari/SIR)

Caritas internationalis condanna oggi fermamente la «decisione sconsiderata dell’amministrazione statunitense di chiudere bruscamente i programmi e gli uffici finanziati da UsAid in tutto il mondo». Caritas riconosce il diritto di qualsiasi nuova amministrazione a rivedere la propria strategia di aiuti esteri. Tuttavia, «il modo spietato e caotico in cui questa decisione spietata viene attuata minaccia la vita e la dignità di milioni di persone».

Fermare UsAid – afferma la rete di 162 Caritas nazionali che operano in 200 Paesi – «metterà a repentaglio i servizi essenziali per centinaia di milioni di persone, comprometterà decenni di progressi nell’assistenza umanitaria e allo sviluppo, destabilizzerà le regioni che contano su questo supporto fondamentale e condannerà milioni di persone a una povertà disumanizzante o addirittura alla morte».

Per oltre sei decenni, UsAid è stato un partner fondamentale di Caritas e della Chiesa a livello globale, supportando comunità vulnerabili in tutto il mondo, fornendo assistenza salvavita alle persone colpite da crisi, alleviando la fame, fornendo assistenza sanitaria e istruzione di base, migliorando l’accesso ad acqua pulita, servizi igienici, riparo e protezione e affrontando le cause profonde della povertà. I suoi contributi sono stati fondamentali, promuovendo stabilità e sviluppo in molte regioni per decenni.

«Fermare bruscamente UsAid ucciderà milioni di persone e ne condannerà altre centinaia di milioni a vite di povertà disumanizzante – ribadisce Alistair Dutton, segretario generale di Caritas internationalis –. Questo è un affronto disumano alla dignità umana data da Dio alle persone, che causerà immense sofferenze».

Caritas internationalis invita governi, agenzie internazionali e parti interessate «a parlare apertamente» e sollecita «forza l’amministrazione statunitense a revocare queste misure pericolose».

Le ramificazioni di questa decisione si estendono infatti oltre i confini degli Stati Uniti. Con UsAid che rappresenta circa il 40% del bilancio globale e degli aiuti totali, l’interruzione avrà conseguenze catastrofiche in tutto il mondo. I destinatari diretti dei fondi UsAid, i beneficiari secondari, le agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni multilaterali, così come i governi nazionali che dipendono dagli aiuti bilaterali, affrontano tutti una grave battuta d’arresto operativa.

In risposta, Caritas sta adottando misure proattive, tra cui: sforzi di advocacy, coinvolgendo i governi nazionali, le ambasciate statunitensi e i rappresentanti diplomatici; raccolta di informazioni, collaborando con le reti per valutare e documentare l’impatto sui programmi umanitari; coordinamento, rafforzando la comunicazione per supportare risposte collaborative e strategiche tra i partner.

«Continuiamo a sperare che un dialogo costruttivo porterà a risultati positivi che sosterranno l’obiettivo comune di supportare i più bisognosi», conclude.