A una settimana dal devastante terremoto che ha messo in ginocchio uno dei Paesi più poveri del mondo, l’Università Cattolica ha costituito ET Haiti (Emergency Team Haiti), un gruppo di lavoro che ha l’obiettivo di rispondere in modo efficace alla crisi generata dalla catastrofe.
Coordinata dai professori Cristina Castelli (psicologa e direttrice del master di primo livello in “Relazioni di aiuto in contesti di vulnerabilità nazionali e internazionali”) e Marco Lombardi (sociologo e direttore della Scuola Superiore Protezione Civile della Regione Lombardia), l’équipe valuta e organizza le richieste di supporto e le offerte da parte di ong, onlus e associazioni che risiedono attualmente in Haiti, e le invia ai referenti di Regione Lombardia al fine di predisporre le risorse economiche necessarie. ET Haiti è inoltre a disposizione immediata della Regione per sviluppare e gestire le attività di accoglienza e sostegno a favore dei minori colpiti, ed è uno strumento di collegamento per la Regione rispetto alle attività che la Cattolica promuove.
A poche ore dalla costituzione del gruppo di lavoro sono state già accolte le offerte di tre enti. Anpil (Amici nella promozione internazionale lasalliana), che ospita oggi 120 bambini a Haiti, ha messo a disposizione altri 200 posti per l’accoglienza e chiede un supporto economico per far fronte alle prime necessità e all’introduzione di personale specializzato nei prossimi giorni. Aic (Association internationale des charités) mette a disposizione una struttura nelle vicinanze dell’aeroporto come punto di accoglienza dei minori in attesa di ricongiungerli con le proprie famiglie o di inserirli (nel caso non avessero più parenti) nella struttura dell’Anpil a Port au Prince. L’azienda farmaceutica Zambon, infine, ha contattato ET rendendo disponibili farmaci che nelle prossime ore verranno inviati a Haiti.
L’Università Cattolica, inoltre, attraverso il Centro di ateneo per la solidarietà internazionale e il master in “Relazioni di aiuto in contesti di vulnerabilità nazionali e internazionali”, sta mettendo a punto un progetto sul modello di intervento operato in Abruzzo dopo il terremoto, al fine di assistere i bambini vittime del sisma e di supportarli nella gestione del trauma subito. La Premafin finanziaria spa contribuirà economicamente a sostenere le attività del progetto.Sarà attivato a breve il sito www.unicatt.it/progetto/haiti, dove si potranno trovare tutte le informazioni sul progetto e la storia di Haiti. All’interno delle lezioni del master verrà attivato, infine, come previsto dal programma didattico, un laboratorio per tracciare la case history a partire dalla storia di Haiti fino ad arrivare alla catastrofe che l’ha colpita il 12 gennaio.
Info: tel. 02.72342258 – emergenza.haiti@unicatt.it A una settimana dal devastante terremoto che ha messo in ginocchio uno dei Paesi più poveri del mondo, l’Università Cattolica ha costituito ET Haiti (Emergency Team Haiti), un gruppo di lavoro che ha l’obiettivo di rispondere in modo efficace alla crisi generata dalla catastrofe.Coordinata dai professori Cristina Castelli (psicologa e direttrice del master di primo livello in “Relazioni di aiuto in contesti di vulnerabilità nazionali e internazionali”) e Marco Lombardi (sociologo e direttore della Scuola Superiore Protezione Civile della Regione Lombardia), l’équipe valuta e organizza le richieste di supporto e le offerte da parte di ong, onlus e associazioni che risiedono attualmente in Haiti, e le invia ai referenti di Regione Lombardia al fine di predisporre le risorse economiche necessarie. ET Haiti è inoltre a disposizione immediata della Regione per sviluppare e gestire le attività di accoglienza e sostegno a favore dei minori colpiti, ed è uno strumento di collegamento per la Regione rispetto alle attività che la Cattolica promuove.A poche ore dalla costituzione del gruppo di lavoro sono state già accolte le offerte di tre enti. Anpil (Amici nella promozione internazionale lasalliana), che ospita oggi 120 bambini a Haiti, ha messo a disposizione altri 200 posti per l’accoglienza e chiede un supporto economico per far fronte alle prime necessità e all’introduzione di personale specializzato nei prossimi giorni. Aic (Association internationale des charités) mette a disposizione una struttura nelle vicinanze dell’aeroporto come punto di accoglienza dei minori in attesa di ricongiungerli con le proprie famiglie o di inserirli (nel caso non avessero più parenti) nella struttura dell’Anpil a Port au Prince. L’azienda farmaceutica Zambon, infine, ha contattato ET rendendo disponibili farmaci che nelle prossime ore verranno inviati a Haiti.L’Università Cattolica, inoltre, attraverso il Centro di ateneo per la solidarietà internazionale e il master in “Relazioni di aiuto in contesti di vulnerabilità nazionali e internazionali”, sta mettendo a punto un progetto sul modello di intervento operato in Abruzzo dopo il terremoto, al fine di assistere i bambini vittime del sisma e di supportarli nella gestione del trauma subito. La Premafin finanziaria spa contribuirà economicamente a sostenere le attività del progetto.Sarà attivato a breve il sito www.unicatt.it/progetto/haiti, dove si potranno trovare tutte le informazioni sul progetto e la storia di Haiti. All’interno delle lezioni del master verrà attivato, infine, come previsto dal programma didattico, un laboratorio per tracciare la case history a partire dalla storia di Haiti fino ad arrivare alla catastrofe che l’ha colpita il 12 gennaio.Info: tel. 02.72342258 – emergenza.haiti@unicatt.it – – «I nostri sacerdoti? Salvi, ma isolati» – Milano per Haiti – L’appello del Sindaco e dell’Arcivescovo – Caritas Ambrosiana, ecco come contribuire (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/pagine/00_PORTALE/2010/dati_aiuto_haiti.doc) – L’incontro in Curia (video) – Photogallery – Ambrosiani ad Haiti (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/pagine/00_PORTALE/2010/download_haiti.pdf) – Il sisma alle 16.53 del 12 gennaio
Dopo il terremoto
Haiti, anche la Cattolica risponde alla richiesta di aiuto
Presso l'ateneo attivato un gruppo di lavoro per sostenere la popolazione colpita dal sisma, valutando e organizzando le�domande di supporto e le offerte da parte di ong, onlus e associazioni che risiedono nell'isola caraibica