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Oltre mille i casi in Lombardia

25 Novembre 2008

Il dato è rilevante: più di mille le famiglie lombarde con un proprio caro colpito da una malattia inguaribile e irreversibile, che persiste per anni. Tra questi sono compresi anche molti colpiti da ictus, che rimangono immobilizzati a letto senza più nessuna autonomia, bisognosi di cure continue. Vanno poi aggiunti anche i malati terminali di Sla.
Per queste famiglie con un parente che non può essere curato in ospedale, la Regione Lombardia ha definito due tipi di interventi, con un investimento annuo di 32 milioni di euro. Gli interventi sono due: innanzitutto, l’assistenza domiciliare per i malati di Sla in fase terminale e, dall’altro, i ricoveri in residenze per anziani e per disabili, destinati a chi è in stato vegetativo o in condizioni tali da non poter essere accudito a casa. Tuttavia per accedere a questi servizi sono necessarie procedure speciali e accertamenti diagnostici che spesso rappresentano un ostacolo per le famiglie.
Tra i mille pazienti, 481 sono in stato vegetativo: più di metà (253) con più di 65 anni, mentre il resto sono persone giovani. Secondo i dati dell’assessorato regionale alla Famiglia, in stato vegetativo ci sono 4 ragazzi dai 18 ai 25 anni; 19 tra i 25 e i 35 anni; 51 tra i 35 e i 45 anni; 74 tra i 45 e i 55 anni; 80 tra i 55 e i 65 anni. A questi vanno aggiunti altri 217 malati in gravi condizioni: per patologie cerebrali o infarti sono costretti a letto senza essere in grado di provvedere a se stessi e dipendenti dalla struttura in cui sono ricoverati. Per i 326 malati terminali di Sla, il sostegno della Regione avviene attraverso i buoni spesa dati alla famiglia, che variano dai 362 ai 619 euro mensili, e con l’intervento di infermieri o medici per le cure palliative.
La Regione inoltre garantisce un servizio per poter dare momenti di riposo ai familiari, garantendo “ricoveri di sollievo” fino a un massimo di 90 giorni l’anno. Tuttavia non tutti i malati di Sla sono in grado di potere restare in famiglia: infatti sono 53 i ricoverati. A Milano quelli assistite a domicilio sono 26.