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Il Papa in Francia, tra politica e preghiera

Oggi Benedetto XVI arriverà a Parigi, dove incontrerà il presidente Sarkozy e parlerà alle autorità del rapporto tra Stato e Chiesa e del principio di laicità. Poi si trasferirà a Lourdes dove, in occasione dei 150 anni delle apparizioni della Vergine, percorrerà le prime tre tappe del cammino giubilare legato a S. Bernadette

11 Settembre 2008

12/09/2008

di Rita SALERNO

Pellegrino tra i pellegrini, in preghiera per il mondo intero: è questo il senso della visita del Papa in Francia, oggi a Parigi e poi a Lourdes, mèta ogni anno di cinque milioni di persone. Benedetto XVI – così ha spiegato alla stampa il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi – percorrerà le prime tre tappe del “cammino del giubileo” legate alla vita di Santa Bernadette.

Momento centrale di questo decimo viaggio internazionale di Papa Ratzinger sarà, domenica 14 alle 10, la grande messa celebrata insieme a tutti i vescovi d’Oltralpe in occasione dei 150 anni delle apparizioni della Vergine: «Sarà un momento di preghiera non solo per la Francia, ma per il mondo intero, rappresentato dalla presenza universale dei pellegrini che da tutto il mondo raggiungono il Santuario».

Tappa successiva sarà l’incontro con la Conferenza episcopale francese nell’emiciclo Sainte Bernadette. In questa occasione il Pontefice svilupperà una riflessione sul tema della presenza e della missione della Chiesa in una società secolarizzata. Lunedì 15 settembre – festa della Madonna Addolorata e della partenza per tornare a Roma – Benedetto XVI si concentrerà sulla quarta e ultima tappa del “cammino giubilare”: presiederà la messa per i malati impartendo l’unzione degli infermi a una decina di persone.

La tappa parigina – aggiunta dopo l’incontro dello scorso dicembre con il presidente Nikolas Sarkozy – prevede un incontro privato e un colloquio tra il segretario di Stato cardinale Bertone e il primo ministro francese. Alle 13 l’incontro con le autorità, con un discorso che secondo padre Lombardi potrebbe essere incentrato sul rapporto tra Stato e Chiesa e sul principio di laicità, in sintonia con la lettera scritta nel 2005 da Giovanni Paolo II al cardinale Ricard e ai presuli francesi per i cento anni dalla legge emanata nel 1905.

Anche in questo viaggio è previsto un incontro con la comunità ebraica locale, oggi pomeriggio in nunziatura. Dopo la delegazione ebraica composta di una ventina di elementi, Benedetto XVI vedrà i rappresentanti della comunità musulmana e successivamente sosterà con il gruppo formato da cristiani di altre confessioni nella cattedrale parigina di Notre-Dame.

Poi si recherà al College des Bernardins che il cardinale Lustiger ha avuto in prestito per farne un luogo di incontro tra la Chiesa e il mondo della cultura. Qui il Pontefice rivolgerà a circa settecento persone un discorso molto atteso, in cui nuovamente affronterà il tema del rapporto tra fede e ragione nell’epoca contemporanea. Un tema quanto mai stimolante e particolarmente caro a Papa Ratzinger, tanto più se discusso nel Paese che fu la “culla” dell’illuminismo. «Un testo – ha precisato il direttore della Sala Stampa – che il Papa ha curato personalmente e la cui versione originale è in lingua tedesca».

Poi si sposterà nella cattedrale di Notre-Dame per la recita dei vespri con i sacerdoti parigini e il successivo incontro con i giovani sul sagrato, «evento di rilievo che coinciderà con l’inizio della veglia e della processione dei giovani per la città, che durerà tutta la notte e si concluderà il giorno successivo con la messa sulla Esplanade des Invalides, seguita da almeno duecentomila fedeli».

Il rito di congedo è previsto alle 12.30 di lunedì 15 all’aeroporto di Tarbes-Lourdes, per rientrare a Roma-Ciampino alle 15.15.