«Appreso del selvaggio attentato che è stato perpetrato questa mattina in una chiesa di Nizza, causando la morte di diverse persone innocenti», papa Francesco «si associa attraverso la preghiera alla sofferenza delle famiglie colpite e condivide il loro dolore». È quanto si legge in un telegramma inviato da papa Francesco, tramite il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, al vescovo di Nizza, monsignor Andrè Marceau, dopo l’attentato avvenuto nella basilica di Notre-Dame.
Il Santo Padre «domanda, inoltre, al Signore di portare loro conforto e raccomanda le vittime alla sua misericordia. Condannando nella maniera più decisa tali atti di violenza e di terrore assicura la sua vicinanza alla comunità cattolica di Francia e a tutto il popolo francese, che invita all’unità. Affidando la Francia alla protezione di Nostra Signora, imparte di cuore la benedizione apostolica a tutte le persone colpite da questo dramma».
«Dolore e vicinanza alle vittime del crudele attentato di Nizza e alle loro famiglie, ai Pastori e ai fedeli di Francia» e, «allo stesso tempo, la più ferma condanna della cultura dell’odio e del fondamentalismo che usa l’alibi religioso per corrodere con la violenza il tessuto della società». È quanto si legge in una nota della Presidenza della Cei, che «si stringe in preghiera alla comunità cattolica francese, colpita ancora una volta da un’azione criminale e dissennata, nella speranza evangelica che l’odio di pochi non dissipi il patrimonio prezioso costituito da una grande maggioranza di persone di diverse religioni che, quotidianamente, testimoniano in pace l’esperienza gioiosa della fraternità nella multiculturalità».