Quanto accaduto in questi giorni a Roma – l’attacco a una delle sedi storiche della Cgil, poi l’assalto al Policlinico Umberto I, atti di violenza cieca e deliberata contro cittadini inermi e contro le forze dell’ordine – è grave e pericoloso. Come cittadini e come laici cristiani non possiamo tacere e restare indifferenti di fronte all’intolleranza manifestata da parte dei cosiddetti «No Green Pass», cui si sono aggiunti squadristi organizzati.
Per questa ragione domenica 10 ottobre ho personalmente portato la solidarietà dell’Azione Cattolica di Milano a una delle sedi territoriali del sindacato (Camera del Lavoro Ticino Olona), incontrando Vera Addamo, componente della Segreteria Confederale e un gruppo di aderenti alla Cgil.
L’Azione Cattolica ambrosiana condanna ogni forma di violenza atta a destabilizzare la comunità civile e il pacifico vivere insieme. La contrarietà ad alcune – pur necessarie – forme di tutela della salute pubblica non giustifica atti intimidatori o distruttivi contro persone o cose.
A Roma sono stati presi di mira sindacalisti, medici e infermieri, agenti di polizia. Colpire il sindacato, il cui ruolo è sancito dalla Costituzione, significa colpire le lavoratrici e i lavoratori che esso rappresenta; l’assalto a un Pronto soccorso pretende di demolire la fiducia che gli italiani stanno riponendo verso la sanità e i suoi operatori, che si sono prodigati nell’ultimo anno e mezzo per contrastare la pandemia Covid-19 con i suoi pesanti effetti; scagliarsi verso le forze dell’ordine rende evidente la mancanza di rispetto non solo degli agenti, ma, più ampiamente, verso le leggi dello Stato che in quel momento essi stanno difendendo.
Gli assalti di questi giorni rappresentano quindi una minaccia seria alla Costituzione e ai valori sui quali è stata scritta e approvata; nata dalla lotta contro il nazi-fascismo e dal sacrificio di tante giovani vite morte per la libertà, essa rappresenta la piattaforma su cui si basa la Comunità nazionale.
L’ideologia fascista – cui l’Azione Cattolica si è già opposta nella sua storia negli anni Trenta e poi durante la Resistenza – che sottende a queste azioni è la negazione di qualsiasi libertà; è l’annichilimento della persona umana, del suo carattere, delle sue migliori potenzialità, del suo essere più profondo.
In questo frangente delicato – dove scelte responsabili e collettive possono aiutare il controllo della pandemia e la ripartenza economica – siamo accanto al sindacato, alle forze dell’ordine, alle Istituzioni democratiche affinché non si ripetano più scene di guerriglia urbana come quelle di Roma.