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Arte, Storia & Cultura

Sirio 17 - 31 marzo 2025
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Mostra

A Treviglio Zenale incontra Zenale

Per festeggiare il primo anno del suo nuovo museo “La Porta del Cielo”, la Comunità pastorale di Treviglio presenta una tavola di Bernardo Zenale con il san Giovanni Battista a confronto con il Polittico di San Martino, capolavoro della fine del ‘400 realizzato appunto da Zenale in coppia con Butinone

21 Febbraio 2025

Zenale in dialogo con Zenale. È sempre una bella occasione poter fare un confronto diretto fra due opere del medesimo autore, soprattutto se realizzate in tempi diversi, per coglierne progressi e citazioni. Ed è quello che ci viene offerto oggi a Treviglio, con un piccolo, grande evento ideato per festeggiare il primo anno dall’apertura dello spazio espositivo «La Porta del Cielo», presso la prepositurale di San Martino e di Santa Maria Assunta, fortemente voluto dalla locale Comunità pastorale.

In questa sede, infatti, accanto al celebre e spettacolare Polittico di San Martino è possibile ammirare il dipinto di Bernardo Zenale con il san Giovanni Battista, di proprietà della Banca di Credito cooperativo di Treviglio, eccezionalmente esposto al pubblico fino al prossimo 16 marzo (informazioni e orari qui).

L’opera è databile attorno al 1513, quando cioè Zenale ha circa 50 anni ed è all’apice di una carriera ricca di consensi e di soddisfazioni. Originario di Treviglio, insieme al collega e concittadino Bernardino Butinone era stato coinvolto nella realizzazione del grandioso polittico per la chiesa madre della sua città. Un sodalizio che continuò poi con altri incarichi prestigiosi, come la spettacolare decorazione della Cappella Grifi in San Pietro in Gessate.

Questo san Giovanni Battista si collocherebbe nella fase più leonardesca di Zenale. Il ritratto del Precursore, infatti, sembra derivare dal volto di Gesù nel Cenacolo di Santa Maria alle Grazie, riprendendone l’espressione pensosa e profonda, con la testa lievemente piegata di lato, gli occhi abbassati, la bocca appena dischiusa.

Il dipinto rinascimentale, comunque, è da gustare in ogni minuto dettaglio, come la mostra alla «Porta del Cielo» ci permette di fare: l’elegante tessitura cromatica, la perfetta misura della figura, il nitore del paesaggio, ne fanno un autentico capolavoro, finalmente riscoperto.

La tavola, che misura circa 40 centimetri per lato, potrebbe essere stata «ritagliata» da una composizione più grande. Tuttavia, proprio le tracce di pittura sui bordi laterali e della parte superiore farebbero pensare che il Battista sia stato «scorciato» soltanto di pochi centimetri, in basso: l’opera, insomma, sarebbe nata pressoché così, destinata a una devozione privata.

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