La Cura. Anzi, Le Cure. Perché ci si può prendere a cuore i bisogni fondamentali di persone fragili e ai margini, rispondendo con le varie espressioni della solidarietà, individuale e organizzata. Ci si può dedicare all’ascolto dell’altro. O alla ricerca della bellezza. O magari darsi da fare per un corretto consumo del cibo e per l’attenuazione della cultura dello spreco. O, ancora, si può lavorare per un quartiere e una città capaci di accoglienza e di apertura.
La premiazione
Tutte queste espressioni della cura, attitudine che crea relazioni davvero umane, e comunità rispettose della dignità di ogni uomo, sono alla base di un nuovo premio teatrale, che sarà assegnato per la prima volta giovedì 3 marzo alle 11.30 al Refettorio Ambrosiano di Greco, quartiere settentrionale di Milano. Il Premio “Le Cure” (promosso da Caritas Ambrosiana, patrocinato dal Pontificio Consiglio per la Cultura, co-finanziato da Banca Bper) intende dimostrare che, dopo un biennio terribile, carità e cultura possono far convergere attenzioni e linguaggi, per contribuire al rinnovamento degli equilibri sociali e per rimotivare il desiderio di incontro e partecipazione.
I temi
Presentato un anno fa, il premio ha indirizzato il suo invito ai soggetti aderenti all’Associazione Teatri per Milano, sollecitandoli a presentare nuovi progetti teatrali sui temi richiamati dal Refettorio Ambrosiano: povertà, inclusione sociale, lotta allo spreco del cibo. In concreto, per partecipare al premio occorreva presentare il progetto di una produzione inedita e originale, per realizzare la quale è stata resa disponibile una dotazione economica massima di 20 mila euro (grazie al contributo di Banca Bper).
La cerimonia
Ora, sempre al Refettorio Ambrosiano, luogo di assistenza tangibile, ma anche di innovazione sociale e di espressione della creatività artistica, si compie il ciclo della prima edizione del Premio “Le Cure”. Nel corso della cerimonia, dopo gli interventi di promotori (Luciano Gualzetti per Caritas), giurati (il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del comitato che ha esaminato i lavori presentati) e rappresentanti del mondo teatrale milanese (Mimma Guastoni, presidente dell’Associazione Teatri per Milano), e dopo l’anticipazione del testo vincitore nella forma di una breve lettura scenica, il riconoscimento verrà assegnato all’autore del progetto selezionato e al teatro che intende produrlo, inserendolo nel proprio cartellone 2022-’23.