Sarà in distribuzione dal prossimo week-end il numero 205 della storia ventennale di Scarp de’ tenis. Ecco i principali contenuti del giornale.
Inchiesta: la cura, giovani in ostaggio
Cresce in maniera esponenziale il numero di adolescenti caregiver. Teenager sacrificati alla famiglia, perché quando un padre o una madre non sono più in grado di lavorare e non ci sono soldi non c’è altro da fare: sacrificano studio, tempo libero e il loro futuro.
Rifugiati, se l’accoglienza si fa in famiglia
È stata la piccola Emma a convincere mamma e papà a prendersi cura della famiglia di Franklin e Joyce, due piccoli rifugiati. Abbiamo incontrato una delle famiglie tutor del progetto “ProTetto – Rifugiato a casa mia”, promosso da Caritas Ambrosiana con l’obiettivo di creare modelli virtuosi di accoglienza diffusa e integrazione.
Allenare alla vita: la sfida di Besate e dei suoi rifugiati
La cooperativa sociale La tua isola, oltre a garantire corsi di italiano e inserimenti lavorativi per i richiedenti asilo, ha scelto di attuare un progetto educativo attraverso la pratica del calcio.
Intervista a Niccolò Fabi
Il cantautore romano si racconta: «La malinconia è un tratto genetico. È salvezza e condanna perché è ciò che rende meraviglioso un dramma e drammatica una gioia».
Le rubriche
Gianni Mura racconta di Simone Manuel e Colin Kaepernick, due storie di sport e razzismo latente negli Stati Uniti. Piero Colaprico fa riflettere sui motivi dell’immigrazione raccontando del barcone dei profughi recuperato dal fondo del mare, con tutti i suoi occupanti, e che cerca casa a Milano. Paolo Lambruschi ci scrive invece di come la casa sia la prima e vera risposta di contrasto alla grave emarginazione.
Palazzo Oikos, a Milano un condominio solidale
Al piano terra c’è M’Ama Food, il servizio di catering ideato per sostenere donne rifugiate. Gli altri piani ospitano appartamenti destinati a persone o comunità con bisogni diversi: disagio abitativo, mancanza di lavoro o disabilità.
Le altre storie
Badanti, a Rimini la richiesta supera l’offerta. Venezia, cambia il welfare: «Basta solo pretendere». Salerno, al ristorante sociale la cena costa 1 euro.