Per la Chiesa cattolica è Sinodo. Voluto da papa Francesco per un modo nuovo di vivere la Chiesa all’insegna dell’ascolto, della vicinanza, della condivisione. Il Sinodo che coinvolge le chiese locali e diocesane in tutti i continenti nel servizio di apertura di “Viaggio nella Chiesa di Francesco” il programma di Massimo Milone e Nicola Vicenti in onda su Rai 1 domenica 31 ottobre alle 24.25 (in replica su Rai Storia il 7 novembre alle 12.30 e, per l’estero, sui canali di Rai Italia). «Alla Chiesa piramidale, gerarchica – dice a Rai Vaticano Stefania Falasca, vaticanista del quotidiano cattolico Avvenire – va sempre affiancata la dimensione sinodale. La Chiesa è popolo di Dio in cammino».
Fedi differenti, unica preghiera. Per la pace, in nome della fraternità e della cura del creato. Con la Comunità di Sant’Egidio a Roma Papa Francesco continua il dialogo interreligioso. «Io credo che oggi le religioni non possano dire “noi” guardando ai propri confini, ma che debbano dire “noi” guardando oltre i confini – dice Andrea Riccardi, fondatore di Sant’Egidio – in questo senso il mondo globalizzato ha fatto ripensare agli altri, ai diversi. Penso che la lezione della pandemia sia stata più capita dalle religioni che dagli stati, perché ne hanno sentito il dolore nella gente, nel disagio e nel silenzio. In questo modo, le religioni, hanno capito che solo insieme se ne può uscire». Marco Impagliazzo, presidente della Comunità: «Vedo che tra i rappresentanti delle religioni c’è una nuova sintonia per costruire un mondo diverso insieme. La prima operatività è quella di essere uniti e lavorare insieme, di non andare in ordine sparso e di non usare la propria fede in modo autoreferenziale. Poi ci sono due piste fondamentali, quelle indicate nelle Encicliche di Papa Francesco: la fraternità universale con la Fratelli Tutti e la cura del creato con la Laudato Si’, su questi temi ho trovato grande sintonia e condivisione». Per il cardinale di Bologna Matteo Zuppi, «il ‘noi insieme’ è fondamentale. Siamo figli tutti quanti dello stesso soffio di vita divino. Il rischio, non dimentichiamolo, che appena superata la difficoltà, il benessere ci spinge ad essere individualisti, ci fa dire “io” rispetto a un “noi” che si perde. Sbaglieremmo perché facciamo sempre parte di un insieme e l’IO trova la sua dimensione nelle relazioni con gli altri, nel NOI».
Papa Francesco non si stanca di ribadire che occorre una nuova economia. E questo incarico l’ha affidato ad Assisi ormai due anni fa ai giovani economisti ed imprenditori di tutto il mondo chiamati a raccolta per pensare, costruire ed attuare un’altra economia. “Economy of Francesco” sta generando idee che in tutto il mondo trovano realizzazione. «L’economia di Francesco punta ad una nuova direzione di sviluppo sostenibile – dice a Rai Vaticano l’economista americano Jeffrey Sachs – perché quella attuale è piuttosto brava a generare ricchezza ma non altrettanto a creare giustizia sociale. Abbiamo un sistema di mercato in cui l’avidità porta a privilegiare i profitti rispetto alla sopravvivenza, distruggendo anche la natura». L’economista Luigino Bruni è ottimista sui risultati del lavoro di questi giovani. L’anno prossimo, il 2022, saranno oltre duemila da tutto il mondo i giovani di nuovo ad Assisi per tirare le somme: sarà l’Expo di Francesco.
Anche la Chiesa italiana con il cammino sinodale avviato e la settimana sociale dei cattolici a Taranto ha aperto un laboratorio dove la sfida è riconnettere lavoro e ambiente. Ma quale il ruolo della cultura cattolica in un Paese che ha, più che mai, bisogno di una visione di futuro? Rai Vaticano lo ha chiesto al Rettore dell’Università Cattolica Lumsa, il professor Francesco Bonini. «Il mondo cattolico italiano – dice Bonini – è sempre stato variegato e complesso ma unito da un orizzonte trascendente che non è un’aggiunta ma è una modalità operativa. In tutte le cose professionali, sociali, politiche dobbiamo sempre guardare oltre, in alto, e nello stesso tempo dobbiamo guardare intorno. Questo significa ovviamente attenzione alla realtà sociale»
La complessità della crisi ecologica esige responsabilità, concretezza, competenza. È la linea della Santa Sede che, anche alla Cop26 che si terrà a Glasgow dall’1 al 12 novembre, sarà portata avanti dalla delegazione guidata dal Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin. Da sfondo, il Magistero di Papa Francesco, le sue Encicliche, i documenti e i gesti concreti che Rai Vaticano ripropone.
Infine, dodici grandi fotografi raccontano per immagini la vita di San Francesco. Una mostra al Museo Maxxi di Roma per i cento anni della rivista San Francesco. «Francesco ieri: Giotto, Cimabue, Simone Martini – dice a Rai Vaticano padre Enzo Fortunato, direttore della rivista San Francesco – oggi: Cito, Scianna Gastll, Oliviero Toscani e tanti altri, raccontano attraverso lo scrivere con la luce quanto Francesco sia contemporaneo».
Infine, l’iniziativa del Policlinico Gemelli che ha visto anche la partecipazione dell’Ospedale Bambino Gesù, su sport e salute a “Tennis and Friends” al Foro Italico. Due giorni di prevenzione come dice il professor Giorgio Meneschincheri «dopo il Covid, bisogna tornare a parlare di prevenzione».