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Sirio 18 - 24 novembre 2024
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Anniversario

Sessant’anni fa si apriva il Concilio

«Giovanni XXIII. Il Vaticano II un Concilio per il mondo», di Marco Roncalli ed Ettore Malnati, collega l’assise avviatasi l’11 ottobre 1962 al percorso sinodale: prefazione di papa Francesco

30 Settembre 2022
Una veduta della Basilica di San Pietro durante il Concilio

Alla vigilia di uno degli anniversari più importanti di quest’anno – il sessantesimo dell’apertura del Concilio, l’11 ottobre 1962 – Ettore Malnati e Marco Roncalli, un teologo e un saggista in larga familiarità con la storia del Vaticano II e del Pontefice che lo convocò, mandano in libreria per i tipi di Bolis Edizioni il volume Giovanni XXIII. Il Vaticano II un Concilio per il mondo. Si tratta di un’opera che riesce a offrire una sintesi godibile della genesi e dell’avvio di quello che papa Francesco, nella sua prefazione, definisce un «evento di grazia per la Chiesa e per il mondo», «i cui frutti non si sono esauriti» e che «non è stato ancora interamente compreso, vissuto e applicato».

«Rivedendo in queste pagine gli anni di preparazione e poi la prima sessione del Concilio – la sola che Giovanni XXIII ha conosciuto prima della sua morte – si riesce a capire bene come il Papa abbia cercato di conciliare il suo ruolo di pastore universale e il rispetto per il pensiero e il lavoro dei vescovi. […] Li consultò, li ascoltò, lasciò ai vescovi e ai teologi la loro libertà di ricerca, intervenendo lui stesso quando necessario», osserva introducendo queste pagine frère Alois, priore della Comunità ecumenica di Taizé, che pure evidenzia: «Uno degli aspetti interessanti del libro è il costante riferimento, molto frequente, alle fonti dirette: alle pagine del diario personale del Santo Padre stesso, ma pure a quelli di diversi protagonisti del Concilio, facendoci così conoscere le attese, le speranze, le inquietudini degli uni e degli altri».

Le opere e i giorni, come un film

Nell’arco di dodici capitoli – tutti leggibili anche per i non addetti ai lavori, quanto affidabili nei rimandi ai documenti originali e negli apparati di consultazione – viene qui ripercorsa con acribia tutta la vicenda conciliare durante il pontificato giovanneo: l’ispirazione e la decisione, l’idea e la nuova prospettiva, l’annuncio, la fase antepreparatoria e preparatoria, l’apertura dell’assise e l’avvio tumultuoso, le linee emergenti, i protagonisti, i problemi aperti nelle sessioni… Insomma le opere e i giorni del “Magno Sinodo” – compresi quelli dell’intersessione fino alla morte di Papa Roncalli e alla continuazione del Concilio ad opera di Paolo VI – ripercorsi come in un film. Raccontati, ma anche interpretati.

Inoltre i lettori scopriranno o riscopriranno testi del Pontefice e dei suoi collaboratori più vicini, seguiranno la vita dei Padri conciliari dentro e fuori dall’aula, ascolteranno le voci dei protagonisti delle Chiese di diversi continenti e avvertiranno l’eco di momenti difficili da dimenticare: come la crisi di Cuba – apertasi proprio all’avvio del Concilio – che portò il mondo sull’orlo di un conflitto nucleare, scongiurato anche grazie all’intervento del Pontefice bergamasco, preludio alla Pacem in terris, l’enciclica-testamento dell’anno successivo.

Storia e attualità

Non è tutto. È proprio papa Francesco a caricare di attualità queste pagine, che dunque non sono solo di storia. «Siamo in cammino, e una tappa fondamentale di questo cammino è quella che stiamo vivendo con il Sinodo e che ci chiede di uscire dalla logica del “si è sempre fatto così”, dall’applicazione dei soliti vecchi schemi, dal riduzionismo che finisce per voler inquadrare sempre tutto in ciò che è già risaputo e praticato», scrive. E continua: «Un libro come questo, che ci aiuta a riscoprire l’ispirazione del Concilio e come passo dopo passo questo evento abbia trasformato la vita della Chiesa, è l’occasione per affrontare meglio il percorso sinodale, che è fatto innanzitutto di ascolto, di coinvolgimento, di capacità di far spazio al soffio dello Spirito, lasciando a Lui la possibilità di guidarci».

Non dimenticando larga parte dell’eredità conciliare legata al Sinodo in corso, spiega ancora papa Francesco: «Dal Concilio Ecumenico Vaticano II abbiamo ricevuto molto. Abbiamo approfondito, ad esempio, l’importanza del popolo di Dio, categoria centrale nei testi conciliari, richiamata ben centottantaquattro volte, che ci aiuta a comprendere il fatto che la Chiesa non è un’élite di sacerdoti e consacrati e che ciascun battezzato è un soggetto attivo di evangelizzazione. Non si comprenderebbe il Concilio e nemmeno l’attuale percorso sinodale, se non si mettesse al centro di tutto l’evangelizzazione».

Serata su Tv2000

In occasione del sessantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, mercoledì 5 ottobre, alle 21.40, Tv2000 dedica una serata in diretta all’evento che ha segnato la storia recente della Chiesa cattolica. Un percorso tra passato e presente, tra memoria e profezia, lungo il sentiero che collega il Concilio Vaticano II al processo sinodale in atto. Nel corso della trasmissione l’intervista-testimonianza a monsignor Luigi Bettazzi, ultimo padre conciliare in vita, e uno storico filmato dell’Istituto Luce dedicato a una delle prime messe beat celebrata, nel 1969, in una chiesa di Prato, sull’onda del rinnovamento della liturgia avviato dal Concilio. Ospiti della serata: il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei; la teologa Simona Segoloni; il giornalista e vaticanista Gian Franco Svidercoschi; Ernesto Preziosi, presidente del Centro studi storici e sociali (Censes); Roberto Bettazzi, chitarrista della messa beat celebrata a Prato.