Anche durante il Triduo pasquale, presso il Centro eucaristico San Raffaele di Milano (via San Raffaele 4), nei giorni di Venerdì e Sabato santo continua l’adorazione alla Croce luminosa grazie all’installazione dell’artista Gabriele Boretti dal progetto “Rivelazioni”, in un contesto di luce non più violacea, ma rossa. Secondo lo stesso autore (giovane architetto ligure), “Rivelazioni” è «un progetto calato nel tessuto storico, artistico e architettonico di ciascun luogo, creando una forte relazione fra lo spazio sacro e la storia della religione cattolica per mezzo di una rappresentazione contemporanea».
Il pretesto è il desiderio dell’autore di riscoprire il patrimonio nascosto del suo paese d’origine, Stellanello, comune adagiato sui colli del Savonese. Qui le 808 anime che popolano i vari sobborghi convivono alla presenza di ben 32 edifici sacri, tra chiese e cappelle, parte dei quali sono chiusi ai fedeli o dimenticati tra la vegetazione. La necessità di esplorare, riscoprire e raccontare questi luoghi così particolari è stata il principio generatore che ha condizionato i risvolti concettuali e tecnici dell’opera. La volontà di scuotere lo spazio sacro con un elemento effimero e coinvolgente si è concretizzata nell’installazione di una croce che con la sua sola luce, sapientemente tinta dai colori liturgici, illumina l’interno degli edifici che visita. Si instaura così un legame con l’architettura religiosa che non è più statico, ma che esplicita la mutevolezza dei tempi della liturgia. Il simbolo, spiega Boretti, «racconta la manifestazione del divino attraverso la luce e il colore, dando vita e rigenerando allegoricamente gli spazi sacri, creando un importante ponte fra l’architettura del passato e la luce del futuro».
Il progetto possiede una natura itinerante che riprende la venerazione di quelle effigi e reliquie della cristianità che si muovono di luogo in luogo, rinnovando l’entusiasmo della fede e guidando un processo di riscoperta. Analogamente la croce luminosa ha seguito Gabriele Boretti a Milano, dove porta avanti la sua attività professionale e ha trovato nuovi tesori da illuminare.
Sabato santo, alle 11.30, sarà celebrata l’“Ora della Madre”: inno orientale in onore di Maria cantato in attesa dell’Annuncio della Risurrezione.
Da sabato 7 aprile e fino al giorno di Pentecoste si potrà poi ammirare l’opera di William Congdon Pentecoste 4, che sostituisce Le tentazioni di Cristo esposta in Quaresima fino all’1 aprile (lunedì-venerdì ore 8.30-18.30, sabato e domenica 16-18.30).