Esce in coincidenza del sesto anniversario della morte, un prezioso volume dedicato a un aspetto poco esplorato della vita del cardinal Martini: la sua infanzia. A scriverlo è una testimone di eccezione, la sorella Maris, più giovane di Carlo Maria di 8 anni. Scavando nei suoi ricordi, completati da fotografie dell’epoca, Maris Martini – come scrive nella postfazione mons. Bruno Forte «ci offre in dono un ritratto per tanti aspetti inedito e umanissimo del suo grande e amatissimo fratello, di cui mi sembra di ascoltare la voce che le dice, come alla fine di questo breve memoriale, “Ringrazio mia sorella per la sua precisione e tenacia”».
L’infanzia di un Cardinale, arricchito anche dalla prefazione di Marco Garzonio, è edito da Ancora (pp. 167, euro 16,50).
Scrive Maris Martini: «”Guardatelo bene, perché l’intelligenza e la bellezza della famiglia se l’è prese tutte lui!”. Questo diceva nostro fratello Francesco, il più spiritoso della famiglia, quando tutti, dico tutti, parlando di Carluccio ne tessevano le lodi. Lodi che si tramandano di generazione in generazione. Chi si accinge a leggere, valutare e soppesare questo mio scritto, si regoli. Affido alcuni ricordi della vita di famiglia, suggeritimi dal film di Ermanno Olmi, vedete, sono uno di voi, a questo libretto, elegante nella carta e nei caratteri, pratico e svelto da leggere. Come per tutti i miei coetanei i ricordi sono nitidissimi per il tempo passato. Le date importanti della famiglia rimangono scolpite nella mia memoria anche con il giorno della settimana. Per gli avvenimenti recenti, non mi è mai sembrato necessario conservare un’agenda. Nella mia giornata sono tante e diverse le situazioni che mi capita di vivere ed alle quali, la sera, devo dare un senso compiuto per mettermele alle spalle, sgombrare la mente per affrontarne altre, nuove ed imprevedibili, il giorno dopo. Nella parte del libro dedicata al film di Olmi ricordo il susseguirsi degli avvenimenti, sedimentati nella memoria, ma non le date precise. Mai avrei pensato, mentre li vivevo, che un giorno li avrei raccontati per iscritto».
«Il “Martini minore”, nel senso di familiare e in qualche modo nascosto, costituisce una delle vie regie per ricostruire le radici e l’humus di ciò che il Cardinale sarebbe diventato. Sotto questo profilo, il libro che il lettore si appresta a gustare è una piccola perla», commenta Marco Garzonio.