Dal 13 marzo 2013, giorno dell’elezione al soglio pontificio di Jorge Mario Bergoglio, abbiamo sentito molto spesso espressioni come «Per la prima volta un Papa…» in merito a incontri, nomine, riforme e viaggi apostolici che lo vedono protagonista.
Ripercorrendo gesti inusuali, intuizioni pionieristiche, scelte inedite (non di rado dirompenti), Francesco. Il Papa delle prime volte – Tutte le sorprese di Bergoglio, di Gerolamo Fazzini e Stefano Femminis (Edizioni San Paolo 2018, 264 pagine, 16 euro), vuole offrire un ritratto, al tempo stesso originale e documentato, del primo Pontefice gesuita e sudamericano. Evidenziando un filo rosso: il bruciante desiderio, del Papa che ha voluto chiamarsi Francesco (un altro inedito storico), che la radicalità del Vangelo sia messa al centro sempre: nella Chiesa, nella società, nelle relazioni. Il salutare scossone di Bergoglio esprime la volontà di tornare alle origini e chiama, dunque, a una testimonianza limpida e coraggiosa di Cristo all’uomo di oggi. Ovunque, fino alle estreme periferie, geografiche ed esistenziali.
Il volume è arricchito da una serie di interviste a Luigi Accattoli, Enzo Bianchi, Austen Ivereigh, Elisabetta Piqué, Andrea Riccardi, Paolo Rodari, Enzo Romeo, Antonio Spadaro, Luis Antonio Tagle, Andrea Tornielli.