Quella che va dal 23 al 29 novembre sarà la prima “Settimana dei Centri culturali cattolici” della Diocesi di Milano. Sette giorni di incontri e conferenze, ovviamente tutti svolti online, per non arrendersi all’inerzia di uno dei periodi più difficili per la società italiana (e non solo). Occorre quindi «risvegliare l’umano» – questo il titolo e il tema degli incontri -, guidati dalle domande poste dal’Arcivescovo di Milano Mario Delpini nella sua Proposta pastorale dedicata alla Sapienza.
Come è stata trasformata la nostra società? Siamo cambiati in meglio? Quali sono i nostri nuovi orizzonti? Quali scenari si aprono per le famiglie, la scuola, la salute, il lavoro e l’economia? Quale volto presenta la nostra Chiesa? Per rispondere a queste domande i Centri culturali cattolici hanno organizzato eventi virtuali gratuiti e aperti a tutti.
Martedì 24 novembre, alle 21, il Centro Culturale Veritas et Virtus Semper propone video testimonianze di chi, anche nei mesi del primo lockdown, non si è arreso e ha continuato a operare al servizio dei più bisognoso.
Mercoledì 25, alle 21, il Centro Culturale Don Milani, con il supporto della dottoresssa Maria Antonietta Giaffreda, discuterà dell’isolamento sociale nei bambini e nei ragazzi durante il lockdown.
Giovedì 26, nel webinar della parrocchia Santa Maria del Rosario di Milano, si parlerà dell’enciclica Fratelli Tutti, con monsignor Pierangelo Sequeri, il professor Emanuele Bracco e il dottor Pietro Saccò.
Tra i tanti appuntamenti distribuiti per tutta la settimana, anche proposte dedicate alla bellezza e all’ascolto, come quella offerta dalla Fondazione Milano Policroma: sabato 28 novembre, alle 16, sarà possibile apprezzare il concerto con il quartetto vocale Solisti Ambrosiani.
Domenica 29 novembre Silvano Petrosino, docente, filosofo e scrittore, racconterà per il Circolo Culturale Don Bosco di Cesano Maderno «Lo scandalo dell’imprevedibile» dato dall’epidemia.
Gli eventi in programma sono quasi una trentina (in allegato il calendario) e hanno coinvolto altrettante realtà. È un impegno congiunto molto significativo, soprattutto in un tempo di “isolamento”, che vuole essere anche un segnale di speranza e di comunione. «Si tratta di un grande lavoro che ha visto molti Centri culturali radunarsi intorno a un tema importante per riflettere insieme sull’umano, che chiede di essere rimesso al centro proprio in questo tempo – sottolinea il responsabile dell’Ufficio per il Coordinamento dei Centri culturali cattolici don Gianluca Bernardini presentando l’iniziativa, da lui fortemente voluta -. Per questo motivo vi invitiamo a partecipare, controllando le attività sui siti e sulle pagine social dei Centri. Crediamo sia un momento prezioso per ritrovare il senso “alto” del nostro vivere». Una chiamata sentita e di rinascita in questi giorni bui.