Il libro dell’Apocalisse ha un crescendo di intensità che culmina nelle nozze dell’Agnello. Questo crescendo ha coinvolto le prime generazioni di cristiani che s’avviavano alla pienezza della Pasqua a Pentecoste. Non a caso il primo Concilio a mettere a tema questo libro ne dichiarerà la sua ispirazione divina e assieme stabiliva che questo libro doveva essere letto nel tempo di Pasqua sino a Pentecoste.
Con ciò non c’era spazio per forme di devozionalismo vuoto e snerbato, ma tutto doveva connettersi con la passione, morte e risurrezione di Gesù e con essa confrontarsi per improntare la vita di quel dono così strepitoso che non ha misura e chiede col suo Spirito di farsene testimoni. Con il libro dell’Apocalisse lo Spirito di verità diventa lo Spirito di testimonianza, profezia.
L’inaugurazione della mostra avviene non casualmente alla vigilia di Pentecoste, che è il fulcro della vita cristiana, ma anche ispirazione di un arte del sacro, non semplicemente colorita cioè di una religiosità vaga e anonima. I giovani che si sono preparati in questo percorso ed espongono ora la loro ispirazione suggeriscono un confronto e una condivisione di un cammino. Le opere sono esposte negli spazi del chiostro della Chiesa di San Pietro in Treviglio, nonché le copie fotografiche alle pareti esterne della Chiesa stessa.