A partire dal 1993 il 3 dicembre è diventato la Giornata Europea delle Persone con Disabilità, come voluto dalla Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha accolto pienamente lo spirito dell’iniziativa e sollecita da sempre le istituzioni culturali affinchè promuovano ogni attività utile a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di rimuovere gli ostacoli fisici e culturali dalla vita delle persone con disabilità di qualsiasi tipo.
Il Museo Martinitt e Stelline di Milano rappresenta una testimonianza storica di quanto sia stata profonda, nella filantropia milanese ottocentesca, la volontà di inclusione sociale dei più deboli; e lo ha fatto sostenendo, tra le altre cose, gli Orfanotrofi dei Martinitt e delle Stelline.
Il Museo vuole offrire il proprio contributo a tale giornata proponendo per martedì 3 dicembre, alle ore 18.30, un’iniziativa pubblica e gratuita su alcuni aspetti, talvolta contraddittori, della storia della disabilità in Italia, attraverso una conferenza dal titolo: «Forme di assistenza e cura della disabilità nel 1700 e 1800. Milano e Venezia», con Cristina Cenedella e Adriana Salviato.
Un modo per certi versi originale per riflettere su ciò che è stato fatto e su cosa manca ancora da fare. L’iniziativa abbraccia un arco temporale di circa 2 secoli e prevede la visione di documenti originali dell’archivio il cui studio ha reso possibile ricostruire alcune forme di assistenza e cura della disabilità.
In particolare il periodo settecentesco/primo ottocentesco si focalizzerà sugli Orfanotrofi dei Martinitt e delle Stelline e del Pio Albergo Trivulzio, due tra le più note istituzioni assistenziali di Milano. Il secondo Ottocento avrà come punto d’osservazione la città di Venezia e in particolare l’analisi della documentazione storico sanitaria del Manicomio femminile di San Clemente, il primo manicomio esclusivamente femminile d’Europa inaugurato nel 1873 nell’omonima isola veneziana di San Clemente.