Fa un certo effetto accostare il termine “memoria” a una realtà come l’Università Bocconi, che per sua natura è chiamata a interpretare il presente e ad anticipare il futuro, più che a riflettere sul passato. E in un’epoca in cui l’informazione viaggia sempre più attraverso i canali digitali e i social network, fa comunque piacere constatare come – anche in un ambiente moderno e ipertecnologico come l’ateneo commerciale milanese – la storia venga raccontata ancora nel classico, vecchio e caro libro.
Il merito è di Enrico Resti, che in Bocconi ha lavorato per oltre quarant’anni, ricoprendo la carica di direttore amministrativo dal 1971 al 2004. È scomparso nel 2008, non prima però di avere raccolto la sua documentazione in un volume ora riproposto in una quarta edizione agile e di facile consultazione, promossa dall’Istituto Javotte Bocconi Manca di Villahermosa – Associazione “Amici della Bocconi”: L’Università Bocconi. Memorie di un testimone (Egea).
Lo scritto di Resti ripercorre vita e attività della Bocconi dalla nascita fino al futuro prefigurato all’inizio del terzo millennio, con un “filo rosso” costituito dalla sfida («particolarmente delicata e importante, che richiede entusiasmo, spirito costruttivo e forte propensione all’innovazione», per dirla con l’autore) che da sempre anima l’ateneo: il «rinnovamento nella tradizione» nel saper formare adeguatamente i giovani a quanto il mondo del lavoro richiede loro, trasmettendo «non solo speranze per il loro futuro, ma soprattutto certezze».
in questa nuova edizione, all’opera di ricerca e di studio condotta da Resti, a cura di Elena Carrera è stato aggiunto un nuovo capitolo dedicato all’attualità degli ultimi anni ed è stata aggiornata anche la sezione iconografica che conclude il volume. Il tutto in modo dettagliato e completo, con uno stile semplice e chiaro, che concorre a fare di Memorie di un testimone non solo un utile strumento di orientamento per gli studenti chiamati alla scelta della loro università, ma anche un prezioso resoconto di oltre un secolo di storia italiana.
Come scrive nella prefazione Luigi Guatri (vicepresidente dell’università e presidente dell’Istituto Javotte Bocconi Manca di Villahermosa – Associazione “Amici della Bocconi”), un modo per far conoscere e apprezzare l’ateneo «per quello che realmente è, con i suoi ideali, i suoi valori e le storie di uomini e donne che da oltre 100 anni testimoniano con il loro studio, la loro ricerca e il loro lavoro come l’economia e la finanza possano essere vissuti con etica e morale».