Oltre sette secoli fa, fra il 1303 e il 1305, Giotto, su commissione del banchiere padovano Enrico Scrovegni, affresca la Cappella intitolata a Santa Maria della Carità.
Questa piccola chiesa romanico-gotica, concepita per accogliere lui stesso e i suoi discendenti dopo la morte, è considerata un capolavoro della pittura del Trecento italiano ed europeo e una delle massime espressioni dell’arte occidentale. Gli affreschi, dopo un accurato restauro, sono ritornati all’antico splendore rivelando la bellezza e la genialità della pittura giottesca, che influenzò generazioni di artisti e mutò i canoni stilistici dell’arte italiana ed europea.
Il ciclo pittorico della Cappella sviluppa tre temi principali, ciascuno in dodici episodi, disposti sulle pareti della navata: la vita di Gioacchino ed Anna, la vita di Maria; la vita, morte e resurrezione di Gesù. Infine lo zoccolo con le personificazioni delle sette virtù e dei sette opposti vizi capitali che conducono rispettivamente al Paradiso e all’Inferno del grande Giudizio universale dipinto sulla controfacciata.
La mostra è una fedelissima riproduzione fotografica, in scala 1:4, delle pareti della Cappella degli Scrovegni dopo i restauri del 2002, a seguito dei quali, per ragioni conservative, è stato ridotto a pochi minuti il tempo consentito per ammirare uno dei capolavori di Giotto.
La mostra, quindi, offre l’opportunità di guardare gli affreschi col tempo necessario per cogliere la poesia iconica delle corrispondenze verticali e frontali, del simbolismo dei colori, dei numeri, delle prospettive architettoniche. Giotto, infatti, assieme a Dante è all’apice di una cultura in cui ogni particolare partecipa di un ordine che tutto abbraccia. La mostra è una produzione di Itaca Eventi, realizzata con il contributo di Regione Veneto e Consorzio Giotto. L’iniziativa, che è promossa dall’Associazione FAES di Milano, prenderà il via giovedì 17 novembre prossimo fino al 4 dicembre, per la durata di circa 2 settimane. La visita sarà guidata e gratuita, con possibilità di lasciare un offerta libera; sarà possibile partecipare anche a laboratori pensati per le scuole.
Visite-Laboratorio per le scuole.
Le pecore di Giotto (per le scuole Materne e Primarie). Dopo la visita alla mostra i bambini proveranno a “smontare” una delle scene dipinte da Giotto, con l’ausilio di un puzzle appositamente realizzato. Ciascuno dovrà poi comporre una propria interpretazione di una delle scene viste in mostra. Contributo spese: 20 € per gruppi; 3 € per singolo.
Nella bottega del frescante (per le scuole Secondarie)
Dopo aver visitato la mostra i ragazzi entreranno nella bottega di un pittore medievale e vedranno i suoi strumenti di lavoro: i pigmenti in polvere, l’oro in foglia, i pennelli, la calce, il gesso, e le preparazioni delle ricette segrete, tramandate da maestro ad allievo. Alla fine si cimenteranno nella preparazione di un cartone e nell’esecuzione dello spolvero, preparatori alla realizzazione degli affreschi. Contributo spese: 25 € per gruppi; 5 € per singolo.
Orari di apertura:
Solo visite guidate su prenotazione tutti i giorni, compresi sabato e domenica, 10.30-12.30/16.00-18.00
Info e prenotazione visite: www.faesmilano.it
e-mail: mostragiotto@faesmilano.it
tel. 3336244011 (dalle 10.00 alle16.00)
www.vangelosecondogiotto.it