1940, 87, 14, 18: sono i numeri che riassumono la storia e l’attualità del Piams, il Pontificio istituto ambrosiano di musica sacra. Dove 87 sono gli studenti che oggi frequentano l’istituto milanese, 14 sono i docenti che vi insegnano, 18 i corsi attivi.
E 1940 è l’anno di nascita del Piams stesso: 85 anni di vita che mercoledì prossimo, 12 marzo, alle 19, verranno festeggiati con una tavola rotonda presso la sua sede di Corso Garibaldi 116 a Milano, alla quale interverranno i due presidi precedenti, monsignor Gianluigi Rusconi e monsignor Claudio Magnoli, insieme a quello oggi in carica, don Riccardo Dell’Acqua. Un evento a cui sono invitati tutti gli amici del Piams, vecchi e nuovi, ma anche gli amanti della musica e del canto: la serata, infatti, vedrà anche il concerto degli studenti, oltre all’inaugurazione di una mostra fotografica e documentaria (per informazioni: unipiams.org).
Perché è davvero una realtà che merita di essere conosciuta, quella del Pontificio istituto ambrosiano di musica sacra. Una scuola di grado universitario che è unica nel suo genere, dove le conoscenze liturgiche si fondono con insegnamenti scientifici-musicali e dove lo studio e l’approfondimento accademico o amatoriale della musica sacra arricchiscono e preparano sia a competenze spese per la crescita liturgica e musicale delle parrocchie, sia per la collaborazione con ensemble e realtà musicali extra ecclesiali.
«Pontificio» e «ambrosiano» sono i due aggettivi che dicono dell’unicità di questo istituto: nato nel 1940, appunto, come «ramo» milanese dell’accademia vaticana di musica sacra (fondata da papa Pio X un quarto di secolo prima), allo scopo di approfondire, studiare e sviluppare specialmente il canto ambrosiano, proprio della Chiesa di Milano, e la musica sacra.
Fu Schuster a volere «fortemente» questo istituto, per tutelare il canto della liturgia milanese nella sua lunga tradizione, sviluppando al contempo uno studio scientifico e approfondito secondo i più moderni studi della paleografia musicale, e per formare musicisti di chiesa (in particolare organisti e compositori) in grado di contribuire con competenza all’aspetto musicale del culto.
Il suo successore, il cardinal Montini, appoggiò con determinazione l’accademia ambrosiana, affidandola a monsignor Ernesto Moneta Caglio, tra i massimi esperti di canto ambrosiano, che resse il Piams per quasi un trentennio, portandolo a livelli di eccellenza.
La casa del Piams oggi è nell’ex convento di Santa Maria Incoronata. Un luogo dal fascino straordinario, che comprende anche la Biblioteca umanistica: una meraviglia della fine del ‘400 giunta fino a noi pressoché intatta, che ospita i diversi eventi culturali dell’istituto.