La mostra “Il Fontana sbagliato. Il fregio inedito per la Cappella del Sacro Cuore in San Fedele”, a cura di Andrea Dall’Asta SJ e di Paolo Bolpagni, presenta una “scoperta” di grande interesse storico-artistico: un fregio in ceramica smaltata e invetriata di Lucio Fontana.
Alcuni anni fa, fu infatti “ritrovato” negli spazi della Fondazione Culturale San Fedele un fregio, il cui autore fu immediatamente identificato in Lucio Fontana. Questo recupero non deve meravigliare, in quanto negli anni cinquanta l’artista italo-argentino ha spesso collaborato con la Galleria San Fedele di Milano.
Tuttavia, di che cosa si trattava? Dopo alcune ricerche, si scoprì che il fregio era stato pensato dall’artista per la lunetta della cappella del Sacro Cuore della chiesa dei gesuiti di San Fedele a Milano. Tuttavia, non vi fu mai collocato. E il fregio fu dimenticato.
Perché non fu situato nella cappella? La mostra formula alcune ipotesi, cercando di capire se il fregio fu realizzato secondo dimensioni troppo grandi o se le sculture in ceramica all’interno della lunetta – si tratta di angeli adoranti l’eucarestia – sempre di Lucio Fontana – dovevano essere collocati in una posizione diversa, in modo che il fregio potesse entrare effettivamente nella lunetta. Di fatto, questa scoperta aggiunge un’opera splendida al corpus di Lucio Fontana, che ancora oggi potrà essere visibile, grazie alla sua futura collocazione nella cripta del San Fedele.