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Sirio 10 - 16 marzo 2025
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Memoria

Gli studenti che sfidarono Hitler, la storia della Rosa Bianca a fumetti

La vicenda degli universitari tedeschi che sacrificarono la loro vita per ribellarsi al nazismo - simbolo di resistenza morale e civile nella difesa della dignità umana e dei diritti fondamentali – raccontata in un volume edito da Ipl

27 Gennaio 2025

In occasione del 27 gennaio, Giorno della Memoria, è doveroso ricordare una delle più coraggiose forme di resistenza al nazismo: quella del gruppo della Rosa Bianca, raccontata nel volume La Rosa Bianca. Studenti contro Hitler di Beniamino Delvecchio, Francesco Rizzato e Jean-François Vivier (Ipl, 48 pagine, 17 euro). Questo fumetto, che unisce immagini evocative a una narrazione storica accurata, rende omaggio al gruppo di giovani studenti tedeschi che, nella Germania del 1942, osarono sfidare il regime di Hitler in nome della libertà e della dignità umana.

Il contesto è quello della Germania nazista, segnata da repressione, propaganda e silenzio collettivo di fronte agli orrori del regime. In questo clima soffocante, un gruppo di studenti di Medicina dell’Università di Monaco, guidati dai fratelli Hans e Sophie Scholl, decise di opporsi all’apatia generale e alle atrocità dei nazisti. La loro arma? Volantini clandestini che denunciavano i crimini del regime, invitando i tedeschi a riscoprire i valori della libertà.

Il gruppo si basava su un principio: la libertà umana non può essere sacrificata in nome di un presunto “bene superiore dello Stato”. In uno dei volantini scrissero: «Un popolo non merita il nome di civile se tollera un regime che calpesta ogni diritto umano». Questo pensiero rivela la consapevolezza morale dei giovani della Rosa Bianca, che vedevano nella resistenza al nazismo non solo un dovere civico, ma una questione di integrità umana.

Il racconto a fumetti di Delvecchio, Rizzato e Vivier trasmette l’intensità emotiva e la determinazione di questi studenti, alternando momenti di azione e riflessione. La narrazione pone al centro non solo Hans e Sophie Scholl, ma anche gli altri membri del gruppo, come Alexander Schmorell, Willi Graf e Christoph Probst, ognuno dei quali contribuì con il proprio coraggio a questa straordinaria pagina di resistenza.

L’arresto dei membri della Rosa Bianca nel febbraio del 1943 segnò la fine del loro movimento, ma non del loro messaggio. Dopo essere stati scoperti mentre distribuivano volantini all’università di Monaco, Hans, Sophie e Christoph furono processati e condannati a morte. Nei mesi successivi anche gli altri membri subirono lo stesso destino. Tuttavia le loro idee non morirono con loro: i volantini furono contrabbandati all’estero e diffusi dagli Alleati, diventando un simbolo di resistenza morale e civile.

Il valore della Rosa Bianca risiede nella capacità di opporsi al male in un contesto di oppressione totale. In un’epoca in cui molti sceglievano il conformismo, questi giovani dimostrarono che il coraggio non è assenza di paura, ma la forza di agire nonostante la si provi. La loro storia è un monito per le generazioni future: anche nelle situazioni più difficili, è possibile alzarsi in piedi per difendere la dignità umana e i diritti fondamentali.

Il fumetto La Rosa Bianca. Studenti contro Hitler è più di una semplice narrazione storica: è un invito a riflettere sul valore della memoria e sull’importanza di non rimanere indifferenti di fronte alle ingiustizie. La lezione della Rosa Bianca è più che mai attuale: il loro sacrificio ci ricorda che libertà e giustizia non sono mai conquiste definitive, ma valori da difendere ogni giorno, anche a costo della propria vita.