«Io non ho avuto parole, l’altra suora neanche. Il gesto? Ho messo una mano sulla sua mano, ho sentito che era proprio fredda, fredda. Poi abbiamo pregato, non c’era altro da dire, non si ha parole in quel momento». Così suor Margherita Marin racconta in esclusiva a Rai Vaticano il momento del ritrovamento di Giovanni Paolo I senza vita. «Il Papa di settembre» di Massimo Milone e Nicola Vicenti, con la consulenza di Stefania Falasca, in onda domenica 22 maggio su Rai1 alle 00.25, e per l’estero sui canali di Rai Italia, è uno speciale di «Viaggio nella Chiesa di Francesco» sulla figura di Albino Luciani, prete bellunese, Vescovo di Vittorio Veneto, Patriarca di Venezia, Pontefice della Chiesa cattolica.
Come annunciarlo?
Nello “speciale” il racconto di suor Margherita che, per la prima volta da quel settembre del 1978, ritorna nell’appartamento papale dove ha vissuto il mese di pontificato di Luciani. Grazie alla Prefettura della Casa Pontificia e alle riprese di Vatican Media, restano impressi i ricordi, le emozioni, le istantanee di quella “comunità” al servizio di Giovanni Paolo I. Suor Margherita poi infila in cronaca, drammatica, gli ultimi istanti di vita di Albino Luciani, finalmente spogliati di equivoci, illazioni e sospetti: «In quel momento siamo andate a sistemare un po’ la nostra casa, il nostro appartamento, perché i Cardinali hanno voluto celebrare la messa, ma prima ancora dovevano annunciare che il Papa era morto. E non sapevano come fare ad annunciarlo. Il Papa che aveva conquistato il mondo con il suo sorriso, pensavano, come facciamo ad annunciare che è morto? Poi ci hanno mandato a dire soltanto che non l’abbiamo trovato morto noi, ma i segretari».
Un pastore vicino al suo gregge
Sempre nello “speciale”, la testimonianza del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede: «La storia di Albino Luciani è essenzialmente la storia di un pastore che si concentra sull’essenziale della fede, un pastore vicino alla gente, con una profonda sensibilità sociale». Una figura, quella di Luciani, che sarà beatificata da papa Francesco il 4 settembre prossimo, costretta a una breve parentesi di storia ma oggi attualissima e da riscoprire. «Un pastore, come direbbe Papa Francesco – aggiunge Parolin, che è anche Presidente della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I – che precede, vive e segue il suo gregge, senza separazione alcuna tra vita personale, spirituale ed esercizio del governo».
Completano il racconto sulla vita e gli insegnamenti di Giovanni Paolo I, la nipote Lina Petri e il cardinale Beniamino Stella, che ebbe Luciani come vescovo e maestro. Infine, la raccolta dei testi e dei discorsi pronunciati da Giovanni Paolo I in una pubblicazione scientifica che ci svela il suo metodo di officina del testo. “Leggendo le sue carte – dice Stefania Falasca, curatrice del volume e vicepresidente della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I – si scopre come nulla fosse lasciato all’improvvisazione puntando sempre a un linguaggio chiaro e semplice per tutti».