In un periodo di permanente difficoltà e incertezza, in cui le compagnie teatrali amatoriali attendono di riprendere completamente l’attività e le linee-guida ufficiali dispongono ancora capienza limitata e distanziata nelle sale, sanificazione e rispetto della distanza in scena, anche per gli attori, con utilizzo di mascherine, una interessante proposta di formazione proveniente dal Gatal nasce dalla collaborazione tra due artisti, Michele Faracci e Antonio Zanoletti: un incontro di addestramento ed educazione teatrale, condotto dallo stesso Zanoletti, in programma al Centro pastorale ambrosiano di Seveso sabato 26 e domenica 27 settembre.
L’argomento proposto inizialmente – «Nutrire i silenzi» in compagnia del Teatro di Anton Cechov, con estratti dei suoi lavori (Le tre sorelle, Il gabbiano e Il giardino dei ciliegi) – è stato sostituito da un altro molto vicino al teatro: la Poesia, che non richiede contatti e vicinanze.
Spiega Faracci: «Poesia e Teatro, ovvero la Poesia che si fa Teatro. Penso che può esservi Poesia senza Teatro, ma non Teatro senza Poesia. Il Teatro sono le quinte, il proscenio, gli interpreti, le luci, la musica, ecc. La Poesia è l’intimo, l’angolo, il monologo. La Poesia presuppone il Teatro, lo crea. Il fine di stendere versi è quello di comunicare, di farsi comprendere. Ma non sono anche gli obiettivi del Teatro? Quante analogie tra due mondi diversi, ma molto vicini».
I costi sono i seguenti: quota fissa di partecipazione 50 euro per affiliati Gatal, 60 per i non affiliati; pensione completa rispettivamente 100 e 110 euro; pranzo di domenica 27 settembre 20 euro
È consigliata la presenza almeno in uno dei due giorni.
Adesioni da inviare al più presto a michele.faracci@gmail.com