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Arte, Storia & Cultura

Sirio 17 - 28 febbraio 2025
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Evento

San Francesco e le stimmate: 800 anni di “visibile Passione”

Il Museo dei Cappuccini di Milano celebra questo importante anniversario con una piccola, grande mostra, con autentiche chicche e scoperte, aperta fino al 25 gennaio. Ne parliamo sull’inserto diocesano Milano7 di Avvenire e in questo video

di Luca FRIGERIO

10 Gennaio 2025

San Francesco ha ricevuto le stimmate alla Verna il 17 settembre 1224, ottocento anni fa. E per il significativo anniversario, che ci avvicina sempre più all’appuntamento con l’ottavo centenario della morte del Poverello d’Assisi (di cui si farà memoria nel 2026), il Museo dei Cappuccini di Milano ha realizzato una nuova mostra dal titolo: «San Francesco e le stimmate. Una visibile Passione», che è visitabile nella sede di via Kramer, 5 fino al prossimo 25 gennaio.

Come da tradizione, anche questa rassegna ai Cappuccini appare piccola per numero di opere presentate, ma grande per la qualità della proposta, con spunti e approfondimenti originali, fino ad autentiche scoperte.

La direttrice Rosa Giorgi, inoltre, nell’occasione ha pubblicato con Edizioni Biblioteca Francescana un nuovo saggio dal titolo Le stimmate di san Francesco raccontate nell’arte, che accompagna il lettore in un suggestivo viaggio in uno degli aspetti più diffusi e complessi della devozione e dell’iconografia francescane.

Tra i piccoli capolavori ora esposti al Museo dei Cappuccini si segnala, in particolare, la tavola di Niccolò di Pietro Gerini, realizzata attorno al 1380, proveniente dalla Galleria dell’Accademia di Firenze.

La scena è dominata dalla presenza della Trinità nella consueta raffigurazione del «Trono di Grazia», con il Padre benedicente che sostiene il Figlio in croce. Proprio dalle ferite del Crocifisso partono dei raggi luminosi che «producono» le stimmate nel corpo di san Francesco, inginocchiato a braccia aperte ai piedi della Croce: un’immagine che non è aderente al racconto originario (dove la stimmatizzazione avviene a opera del Serafino), ma che vuole sottolineare anche visivamente la totale aderenza del Poverello al Mistero della Passione, al punto da diventare, come fu riconosciuto già dai contemporanei, l’alter Christus.

Interessante, a destra, la presenza di santa Maddalena, che abbraccia la base della Croce alzando il suo sguardo verso Gesù. Evidente, dunque, è il desiderio di creare una sorta di «parallelo» tra le due figure, Maddalena e Francesco, protagoniste entrambe di un percorso di conversione e di fede.

Il percorso prosegue quindi con altre opere di grande interesse, come le icone italo-cretesi, una notevole copia da Barocci, una deliziosa tavola di Biagio d’Antonio Tucci.

Come sempre, tante sono le iniziative di approfondimento. Come l’appuntamento di martedì 14 gennaio, alle 18, quando presso l’auditorium del Museo si terrà la conferenza sull’immagine di san Francesco e le stimmate nel periodo post tridentino: (tutte le info su www.museodeicappuccini.it).

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