Exit debutta a Milano nella settimana dedicata al cinema e all’audiovisivo. Dopo l’anteprima a Venezia nello spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo durante la 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, con la partecipazione della ministra della Giustizia Marta Cartabia, il docufilm approda nel capoluogo lombardo all’interno della Milano Movie Week. Due gli appuntamenti nel programma della rassegna: giovedì 7 alle 21 al Refettorio Ambrosiano e venerdì 8 ottobre, sempre alle 21, in piazza Greco, proprio davanti alla mensa solidale, dove per l’occasione sarà allestito un maxischermo.
Attraverso lo sguardo di un ragazzo che ha perso il fratello per una storia di droga e che al recupero di chi ha sbagliato non crede affatto, il film documentario mostra come arte e cultura siano strumenti fondamentali nel percorso di rinascita di chi vive ai margini della società e, in particolare, nelle carceri.
Accanto alla storia di Alex, il protagonista, si intrecciano alcune autorevoli voci delle istituzioni e del mondo del volontariato che si confrontano sui concetti di pena, colpa, riscatto, risarcimento: da Pietro Buffa, provveditore dell’Amministrazione penitenziaria della Lombardia, a Giacinto Siciliano, direttore della casa circondariale di San Vittore, da Graziella Bertelli, responsabile del reparto La Nave a don Giuliano Savina, già presidente dell’associazione “Per il Refettorio Ambrosiano”.
Frutto dell’incontro di quattro soggetti che operano sul territorio milanese l’associazione “Per il Refettorio Ambrosiano”(capofila del progetto), l’associazione “Amici della Nave”, gli attori del “Macrò Maudit Teàter”; l’associazione culturale “Forte? Fortissimo! Tv”, Exit è diretto da Stefano Sgarella e vede la partecipazione di Loris Fabiani, Daria Bignardi, Alessandro Castellucci e Franco Mussida che canta e suona il pezzo utilizzato per la sigla finale e che si esibirà dal vivo durante la presentazione milanese giovedì sera nella quale sarà presente anche Gianluca Pisacane, critico cinematografico della rivista Cinematografo e di Famiglia Cristiana.
«Fare esperienza della bellezza non è un aspetto secondario della vita – sottolinea Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana -. Lo dimostrano proprio le storie delle persone che ne sono private: i senza tetto, chi vive condizioni di marginalità, chi è recluso. La ricerca di cose belle è tra loro spesso un anelito fortissimo e la frustrazione può essere straziante. Per questo abbiamo voluto che il Refettorio non fosse solo una mensa per i poveri, ma anche un luogo che, con l’aiuto degli artisti che hanno collaborato al progetto, fosse anche un posto esteticamente coinvolgente, cioè capace con le emozioni che suscita di rallegrare le loro anime. Ed è per questa stessa ragione che, dopo la lunga pausa imposta dal Covid, siamo molto lieti di ospitare questo film incentrato sull’arte come strumento capace di superare le barriere fisiche e mentali».
Nato da un’idea di Massimo Bottura e Davide Rampello, il Refettorio Ambrosiano offre ogni sera da lunedì a venerdì la cena a circa 90 persone in grave difficoltà, recuperando il cibo che sarebbe sprecato. Luogo di accoglienza per gli ultimi è rimasto sempre aperto anche durante il lockdown e il regime di restrizioni imposto successivamente per contenere la pandemia di Covid 19. Gli ospiti hanno potuto, quindi, usufruire del servizio senza interruzione anche nei momenti più difficili, grazie allo sforzo dei volontari che hanno triplicato i turni per garantire l’accesso nel rispetto delle norme di distanziamento sociale. In questo periodo, tuttavia, si è dovuto sospendere la programmazione di eventi, concerti, incontri in presenza che si svolgevano negli spazi del Refettorio al di fuori degli orari della mensa. Le due serate di presentazione del film Exit, curate dall’Associazione per il Refettorio Ambrosiano, rappresentano una ripresa anche di queste attività.
Prenotazioni ancora aperte per la proiezione di venerdì 8 ottobre, ore 21: iscrizioni@perilrefettorio.it