Dalle parole chiave dell’Enciclica “Fratelli tutti” all’impegno dei Media Vaticani per diffondere nel mondo, al tempo della pandemia, il Magistero del Papa potenziando strutture e adeguando linguaggi.
Ed ancora, il ruolo e le trasformazioni, in Italia, dei giornali e dell’editoria cattolici alle prese con la sfida digitale e il racconto di una Chiesa, più che mai, impegnata nelle opere di carità e di prossimità.
Sono questi i temi al centro della puntata di “Viaggio nella Chiesa di Francesco”, il programma di Massimo Milone e Nicola Vicenti, in onda domenica 25 ottobre, su Raiuno, alle ore 24.25 (in replica su Rai Storia domenica 1 novembre alle ore 12:25 su e per l’estero sui canali di Rai Italia, visibile su raiplay e www.raivaticano.rai.it), che propone, tra l’altro, l’intervista al filosofo Mauro Ceruti, autore del libro “Sulla stessa barca”, un invito “a leggere l’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’ e oggi, l’Enciclica Fratelli tutti, nell’orizzonte di un umanesimo planetario”, come scrive nella prefazione Edgar Morin, il padre della filosofia della complessità.
Dice Andrea Tornielli, Direttore Editoriale dei Media Vaticani: “Il messaggio del Papa è universale. Lo raccontiamo in 40 lingue alla radio e in 35 lingue sul web. Con un motto “Leggi, ascolta, naviga”. È un servizio capillare di vicinanza e aiuto alle Chiese locali. Ma anche il racconto di ciò che esiste di bello e positivo nella società e che spesso non arriva ai grandi media”.
Dedicato all’approfondimento, in particolare, il nuovo “Osservatore Romano”, di nuovo in edicola, diretto da Andrea Monda, dal look accattivante, a colori, e contenuti di alto profilo, fruibile anche in digitale con un app.
Per l’Italia parlano i direttori del giornale Avvenire, Marco Tarquinio, della Agenzia SIR della CEI, Amerigo Vecchiarelli, e del settimanale Famiglia Cristiana, Don Antonio Rizzolo.
Dice Tarquinio: “Papa Francesco è molto vicino ma con parole che non sono di comodo. Vicino con parole scomode che per noi richiedono una capacità di mediazione e a volte non ne siamo capaci. Il Papa ci richiama a tre capisaldi: verità, bontà e bellezza, quindi il buono che c’è nella vita della gente. Credo che sia ancora più urgente alla luce dei cambiamenti che ci sono stati. Lui interpreta tutti gli strumenti che ci sono a disposizione con una verve notevole, senza preoccuparsi delle onde limacciose che gli arrivano addosso continuando a parlare chiaro e arrivare al punto con chi l’ascolta”.
Per Vecchiarelli: “Al tempo del Covid-19, la Chiesa ha saputo trovare nuove modalità di stare con la gente e credo che la gente si sia resa conto quanto sia importante ritrovarsi insieme anche avendo una connessione internet per la messa e poi, finalmente, ritrovarsi, con gioia, insieme nelle chiese.”
Spiega Don Antonio Rizzolo: “Papa Francesco ha cambiato il linguaggio e anche lo stile comunicativo fatto di gesti e di parole. È quello che più ha colpito. Papa Francesco ha la capacità di essere diretto di guardare in faccia le persone. Si trova in mezzo la gente, non vede la folla, ma vede i singoli e guarda diretto negli occhi. Quindi la cosa che conta nella sua comunicazione è proprio questo incontro diretto. E devo dire che il mondo della comunicazione si è adeguato in parte e in parte no, nel senso che c’è sempre la tendenza a parlare con gli addetti ai lavori, ma si fa fatica a parlare alle persone alle quali, invece, si rivolge il Papa.”
Per l’editoria parla Don Simone Bruno, Direttore editoriale del Gruppo San Paolo e il Responsabile della Lev – Libreria Editrice Vaticana Fra Giulio Cesareo. Dice Don Bruno: “Credo che Papa Francesco e tutta la sua opera abbiano influito notevolmente su tutta l’editoria cattolica e rafforzato l’attenzione al linguaggio. Siamo molto attenti allo stile letterario dei nostri autori perché cerchiamo in ogni modo di raggiungere una comunicazione vera, diretta, personale”.
Ricorda Fra Cesareo: “La Lev è la casa editrice del Papa, anzi dei Papi. Nel caso di Francesco è nostro compito quello di permettere al suo linguaggio che è semplice di essere compreso in tutta la sua profondità e non, semplicemente, essere rilanciato in slogan.”
Nella puntata con Filippo Di Giacomo le parole chiave dell’Enciclica “Fratelli tutti e con Stefano Ziantoni la preparazione ad Assisi di “Economy of Francesco” che si svolgerà dal 19 al 21 novembre.
“Il Papa ha chiamato a raccolta – in presenza e molti da remoto – tanti economisti giovani affinché inizino a ridisegnare una nuova economia che dica no agli adulatori della finanza e dica sì all’economia reale fondata sulla persona. Se così non sarà – riflette Padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento di Assisi – rischiamo di schiantarci e non avremo futuro.”