Ennio Morricone è morto a 91 anni. A causare il decesso è stata la conseguenza di una caduta avvenuta nella sua casa romana. I funerali, ha fatto sapere la famiglia, si terranno in forma privata «nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza».
«Il maestro si è spento all’alba del 6 luglio in Roma con il conforto della fede, conservando sino all’ultimo piena lucidità e grande dignità. Ha salutato l’amata moglie Maria che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli è stato accanto fino all’estremo respiro ha ringraziato i figli e i nipoti per l’amore e la cura che gli hanno donato». Quasi come nel finale di un film, ha avuto un pensiero anche per chi ha amato la sua musica: «Ha dedicato un commosso ricordo al suo pubblico dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creatività».
In una recente intervista rilasciata al settimanale “Credere”, Morricone aveva detto: «Provengo da una famiglia cristiana. La mia fede è nata in famiglia. I miei nonni erano molto religiosi. Con mia madre e le mie sorelle abbiamo sempre pregato prima di andare a letto. Ricordo il periodo della guerra. Durante quei terribili anni pregavamo il Rosario». Il maestro aveva spiegato che ai figli aveva cercato di trasmettere gli stessi valori, cioè essere «una persona onesta, altruista, rispettosa di Dio e del prossimo. Amare gli altri, anche se la parola amare può sembrare forte; però è così. Io penso veramente al bene degli altri, che il prossimo non abbia il male dal mio modo di fare».
Inoltre, aveva spiegato il celebre compositore, «al di là della musica ci vogliono parole, intenzioni, concentrazione. Io prego un’ora al giorno, ma anche di più. La prima cosa che faccio. Anche durante la giornata, per caso. La mattina mi fermo davanti a quel Cristo. E anche la sera. Spero che le mie preghiere vengano ascoltate».
Impossibile scindere il suo nome da quello di Sergio Leone (del quale fu anche compagno di classe alle elementari), è insieme che hanno infatti compiuto i primi grandi successi con la collaborazione nella Trilogia del Dollaro (Per un pugno di dollari; Per qualche dollaro in più; Il buono il brutto e il cattivo) e in quella del Tempo (C’era una volta il West, Giù la testa, C’era una volta in America). Impossibile pensare le immagini di Leone senza le note di Morricone e ascoltare quelle arie senza rivedere davanti agli occhi i volti dei personaggi di Leone.
Morricone ha ovviamente scritto la musica per tanti altri indimenticabili pezzi della storia del cinema mondiale. Molto prolifica la collaborazione con Giuseppe Tornatore, la cui vetta è stata sicuramente Nuovo Cinema Paradiso.
Il grande musicista compositore, il cui nome resterà per sempre scritto nella storia della musica e del cinema per le sue colonne sonore, ha scritto dal 1946 a oggi anche un centinaio di brani classici. Ed era in particolare questa l’attività alla quale da tempo aveva deciso di dedicarsi prevalentemente.
Nella sua ricca produzione non manca nemmeno la musica leggera, basti ricordare il successo di Se telefonando di Mina (musica sua, testo di Maurizio Costanzo). Settanta i milioni di dischi venduti nel mondo.
Da ricordare anche l’impegno filantropico di Morricone: nel 2016, ad esempio, aveva diretto un concerto in Aula Paolo VI in Vaticano “per i poveri e con i poveri”.