«Non occorre guardare per vedere lontano». È questo il sottotitolo della mostra Dialogo nel Buio, allestita da oltre sette anni presso l’Istituto dei Ciechi di via Vivaio a Milano.
Non si tratta di una simulazione della cecità, ma di un vero e proprio viaggio, in assenza totale di luce, in cui semplici azioni quotidiane, come passeggiare in un giardino o attraversare una strada, possono trasformarsi in una appassionante avventura.
Con la mano destra che sfiora la parete d’entrata e il bastone bianco nell’altra, sarete pronti a partire per questa esperienza, in piccoli gruppi di otto persone al massimo. Una guida esperta non vedente vi condurrà lungo il percorso e vi accompagnerà in una realtà del tutto simile a quella sperimentata nel mondo “visibile”, con l’unica differenza che per “vedere” non si useranno gli occhi, ma i sensi del tatto, dell’udito, dell’olfatto e del gusto.
Superato il disorientamento iniziale e magari anche un po’ di paura del buio che durerà pochissimi minuti, sperimenterete un altro “vedere”. Ma non solo, imparerete a conoscere meglio voi stessi utilizzando al massimo i canali extravisivi, potenzierete la vostra immaginazione e la fiducia in voi e negli altri. Sì, perché nel buio più buio la voce e la mano della guida innanzitutto, ma anche quella di un compagno, non importa se sconosciuto, vi daranno sicurezza.
Varcato l’ingresso e la linea di confine tra la luce e il buio riscoprirete, con modalità diverse, il mondo che già conoscete: nel buio anche il caffè avrà un altro sapore e il rosmarino un altro profumo!
Per più di un’ora dialogherete nel buio con la vostra guida cieca (l’unica che in realtà saprà vedere davvero e muoversi con disinvoltura) e con gli altri compagni di viaggio. Farete una lunga passeggiata in uno splendido giardino, ricco di piante e uccelli, poi camminerete sul bagnasciuga, prima di salire in barca per una gita accarezzati dal vento e dagli spruzzi dell’acqua. Converserete attorno al tavolo di una cucina perfettamente arredata e attraverserete una città rumorosa, montando in sella ad una moto e facendo una sosta al mercato. Il resto sarà una sorpresa.
Con questa esperienza capirete che la vita, anche per chi non vede, non è vuota, né triste, ma semplicemente diversa. Per questo motivo è importante diffondere la cultura dell’integrazione, promuovendo il ruolo attivo delle persone non vedenti nella società.