Il Centro Culturale di Milano compie quest’anno 35 anni di attività e il 21 settembre, alle 18.30, aprirà la sua nuova sede in largo Corsia dei Servi 4, nel cuore della città. All’inaugurazione parteciperanno le massime autorità cittadine: tra loro il sindaco Giuseppe Sala, il presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, il delegato dell’Arcivescovo monsignor Luca Bressan, don Julian Carron (guida di Comunione e Liberazione) e il presidente del Piccolo Teatro Salvatore Carrubba. «Il Centro è una storia scritta a Milano e vissuta nel mondo – spiega il direttore Camillo Fornasieri -. Questa nuova postazione in città, conseguita con diversi sacrifici, desidera rappresentare la nostra tensione a incontrare tutta l’esperienza umana autentica in un tempo di crisi e di grande deserto di ideali: essere il centro più periferico della città e la periferia più centrale».
Nato da una collaborazione tra don Luigi Giussani e Giovanni Testori, il Centro Culturale di Milano si è da sempre proposto con originalità e su diversi campi: dalla scienza alla poesia, dalla filosofia alla società, dall’economia all’arte. Nel 2015 è stata siglata la Convenzione (gratuita) con il Comune della città metropolitana, che ha rilasciato alle cure del Centro la gestione della palazzina di proprietà della Diocesi ambrosiana (“Attrezzatura di Interesse Generale del PGT”) sita in Corsia dei Servi. «L’obiettivo è quello di rilanciare il Centro come cuore culturale pulsante della città, aperto al dialogo e pronto a compiere ogni sforzo per riqualificare l’area attraverso un costante confronto con le migliori risorse cittadine», aggiunge Fornasieri. Grazie alla collaborazione di Fondazione Cariplo e all’impegno del Centro il palazzo, progettato dallo Studio Caccia Dominioni e realizzato nei primi anni Novanta, è stato profondamente restaurato: «Largo Corsia dei Servi, insieme alla adiacente piazza Beccaria, è oggetto in questo periodo di una importante riqualificazione urbana. Con questo presidio culturale, creativo e cittadino torna a rivivere un’area degradata nel pieno centro storico della città», conclude Fornasieri.
Il nuovo spazio è dotato di una sala-teatro dove, tra l’altro, saranno ospitati in novembre alcuni eventi di Book City 2016, e una Sala Espositiva permanente dedicata alla Fotografia e alle Arti figurative. Un’altra peculiarità è la presenza di una Libreria, sostenuta da Itaca edizioni. Mentre nella hall sarà attivo un Information Point del Sistema Civico della cultura a Milano rivolto ai cittadini.
Tanti gli eventi in programma che seguiranno immediatamente il taglio del nastro. Si partirà con una mostra fotografica, che si inaugurerà il 23 settembre alle 18.30, dal titolo “W. Eugene Smith – Usate la verità come pregiudizio”, ideata da Camillo Fornasieri e curata da Enrica Viganò: 70 original print del padre del fotogiornalismo, provenienti dalla Collezione HCristopher Luce di New York ed esposti per la prima volta a Milano. Il 24 settembre, alle 21, si inaugureranno le rappresentazioni teatrali con la pièce Giuda, scritta da Luca Doninelli, tratta dal romanzo Fa’ che questa strada non finisca mai (Bompiani) e interpretata da Franco Branciaroli. Con questo spettacolo inizierà anche il gemellaggio tra il Teatro degli Incamminati e il Centro Culturale di Milano.
Info: www.centroculturaledimilano.it