Dalla cura con cui si prepara un viaggio dipende moltissimo la sua bellezza. Figuriamoci se poi il viaggio è un pellegrinaggio, che richiede un’interiorità sgombra e pronta all’incontro. Se poi il pellegrinaggio è in una terra così incandescente, complessa, profumata d’eterno come la Terrasanta, senza preparazione è meglio nemmeno andarci. Ecco allora un testo fresco di stampa e di linguaggio: “Terrasanta. Viaggio dove la fede è giovane”, ultima fatica di Giorgio Bernardelli. Testo agile, formato pocket, ma ricco di sapienza e di amore per quella terra, articolato come un diario che accompagna discreto e puntuale, giorno dopo giorno, luogo dopo luogo, in un ideale pellegrinaggio di una settimana, da lunedì a lunedì. Non è una guida-bibbia, dove c’è scritto di tutto e di più. Ma vi si trovano le cose essenziali; e l’essenziale è meglio del tutto.
Dalla cura con cui si prepara un viaggio dipende moltissimo la sua bellezza. Figuriamoci se poi il viaggio è un pellegrinaggio, che richiede un’interiorità sgombra e pronta all’incontro. Se poi il pellegrinaggio è in una terra così incandescente, complessa, profumata d’eterno come la Terrasanta, senza preparazione è meglio nemmeno andarci. Ecco allora un testo fresco di stampa e di linguaggio: “Terrasanta. Viaggio dove la fede è giovane”, ultima fatica di Giorgio Bernardelli. Testo agile, formato pocket, ma ricco di sapienza e di amore per quella terra, articolato come un diario che accompagna discreto e puntuale, giorno dopo giorno, luogo dopo luogo, in un ideale pellegrinaggio di una settimana, da lunedì a lunedì. Non è una guida-bibbia, dove c’è scritto di tutto e di più. Ma vi si trovano le cose essenziali; e l’essenziale è meglio del tutto. Nessun pre-giudizio Essenziale è l’occhio vigile sulle tre grandi direttrici di questa terra: la Parola di Dio, la ragione ultima per cui si è pellegrini qui; i luoghi, cioè le tracce di questa Parola che è entrata nella storia; e l’attualità di questa terra martoriata. Essenziale poi è entrare in Terrasanta, e in particolare a Gerusalemme, chiedendosi che cosa significa questa città non solo per i cristiani, ma anche per ebrei e musulmani. Affascinante è il capitolo sul venerdì nella Città Santa. Ci educa a una consapevolezza della propria identità così intensa che accoglie con stima i valori di quella altrui. Essenziale è non confondere il turismo (che cerca il nuovo, lo consuma, e poi torna al vecchio) con il pellegrinaggio (dove la meta è più decisiva del percorso, e ci fa nuovi); la Terrasanta non è Gardaland. Essenziale, entrando in un luogo, l’ordine dei tre verbi: guarda, prega, poi (se è il caso) scatta la foto. Essenziale è non giudicare, ma ascoltare, approfondire. Essenziale è condividere la sofferenza della gente del posto, nella fatica e nei disagi di un Paese tribolato dalla paura e dall’ingiustizia (nulla quelli dei pellegrini in confronto a ciò che lì si vive quotidianamente). Essenziale è condividere la speranza con loro e ascoltandone le testimonianze, più numerose di quanto si immagini. Insomma, la parola “essenziale” è la caratteristica di questo testo-guida nella terra dove l’essenziale è la posta in gioco. E lo rende compagno di viaggio ideale da tenere in tasca. Insieme alla tua Bibbia, naturalmente.Giorgio BernardelliTerra Santa.Viaggio dove la fede è giovaneAVE112 pagine, 11 euro