Lo chiamano «disagio giovanile», ma l’espressione non rende in maniera adeguata l’universo – e spesso la drammaticità – delle situazioni che dovrebbe rappresentare. I servizi sociosanitari non sono in grado di affrontare da soli un fenomeno così diffuso e articolato, né sul versante della cura, né su quello della prevenzione. Serve qualcosa di più, serve un’alleanza tra i diversi soggetti che hanno a cuore il destino dei giovani e degli adolescenti.
Il progetto “Adolescenza, Disagio giovanile, Territorio” – promosso dalla Fondazione degli Ospedali e sostenuto dalla Fondazione Ticino Olona – opera nel Magentino e nell’Abbiatense e ha come partner, oltre all’Asst Ovest Milanese e ai Piani Sociali di zona, alcuni servizi e realtà associative del territorio. Si propone di coordinare gli interventi in favore dei ragazzi in difficoltà, dando vita alla “Coalizione di Comunità”, un modello di lavoro che coinvolge istituzioni, cittadini, scuole, oratori, centri di aiuto allo studio, gruppi sportivi e di altra natura. Con queste finalità preventive è nato il Programma di sensibilizzazione e di educazione-formazione rivolto al mondo giovanile e a tutta la comunità, che si sviluppa su un arco temporale compreso tra ottobre 2019 e marzo 2020. L’obiettivo è affrontare in modo costruttivo, aperto e ricco di esempi, alcuni temi di fondo, che riguardano i desideri dei ragazzi, l’integrazione culturale, il senso di appartenenza, l’educazione.
In questa prospettiva viene allestita a Magenta, dal 5 al 21 ottobre, la mostra multimediale «Nuove generazioni. I volti giovani dell’Italia multietnica», che propone un viaggio dentro l’universo dei figli di migranti nati in Italia o arrivati qui da piccoli e cresciuti in quello che considerano ormai il loro Paese. In un affascinante percorso fatto di video e pannelli e ricco di esperienze raccolte in tutta Italia viene esplorato il rapporto di questi giovani con la famiglia, le tradizioni di cui sono eredi, la religione, la politica, l’arte. Essi sono un “ponte” che favorisce la comunicazione tra due mondi e favorisce la costruzione di nuove sintesi tra l’identità e le tradizioni dei Paesi di origine e l’Italia.
Mercoledì 9 ottobre, alle 21, presso il Centro Paolo VI di Magenta (via San Martino 11), serata di presentazione con l’intervento del curatore Giorgio Paolucci e di Omenea Zaid, studentessa di origine egiziana. La mostra è visitabile nei giorni feriali dalle 17 alle19, sabato e domenica dalle 15 alle 19. Possibili altri orari per gruppi, su prenotazione (333.494625, 333.2496828).