Conosco un ambiente in cui non è proibito porre le domande più importanti.
In molti ambienti è proibito: non dalle leggi, ma dalle distrazioni, dalla confusione, dal rumore, dal ridicolo che circonda chi pone le grandi domande, dai capricci che inducono a porre domande piccole e inducono a cercare piccole gratificazioni.
Le domande importanti sono sul senso della vita, su Gesù e il Padre, sulla gioia piena, sulla propria verità.
Il Seminario è fatto per coloro che si pongono le grandi domande e, ascoltando le confidenze di Gesù, hanno intuito l’attrattiva a diventare preti; ma il Seminario è fatto anche per suggerire a tutta la Diocesi che è possibile e giusto porre le grandi domande. Il Seminario non è per tutti, ma è di tutti e provoca tutti a porre le domande più importanti.
Conosco un ambiente in cui non è proibito cercare le risposte.
Talora la gente del nostro tempo ritiene che le risposte siano già tutte date: dalla scienza, dalla tecnologia, dai sapientoni del momento.
Talora la gente ritiene che le risposte non esistano e che sia meglio rassegnarsi a vivere nell’opacità piuttosto che nella luce.
Sono convinto che sia possibile cercare le risposte alle grandi domande nella Chiesa, dove è custodita la rivelazione di Gesù.
Il Seminario è fatto per coloro che hanno preso sul serio la domanda sul loro desiderio di diventare preti e cercano la risposta in un percorso di discernimento all’ascolto di Gesù, nell’accompagnamento di persone sapienti, affidabili, che si curano dei percorsi comunitari, della vita di preghiera e della libertà intelligente dei seminaristi. Si potrebbe dire che è una “scuola di metodo” per arrivare a risposte cristiane alle grandi domande.
Il Seminario non è per tutti, ma è di tutti e può essere per tutti una scuola di metodo per cercare le risposte.
Conosco un ambiente in cui la risposta non è una risposta, ma un invito a percorrere la via verso la gioia piena.
Molti disperano che esista una via verso la gioia piena. Sono portati a pensare che sia più saggio accontentarsi di una gioia vuota.
Chi è entrato nelle confidenze di Gesù ha però ascoltato le sue parole: queste cose vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena (Gv 15,11).
Il Seminario è per coloro che credono in Gesù e si sono messi in cammino per diventare preti, cioè per vivere una forma di vita cristiana di collaborazione con il Vescovo per il servizio alla Chiesa. Si sono messi in cammino: hanno posto la loro fiducia in Gesù e si sono convinti che per giungere alla gioia piena non si debba arrivare a un paese incantato, ma a vivere la vita di Gesù, per giungere alla dimora che lui ha preparato per ciascuno.
Il Seminario non è per tutti, ma è di tutti e suggerisce a tutti che solo la strada proposta da Gesù è quella che porta alla gioia piena.
Invito tutte le comunità cristiane della Diocesi a celebrare la Giornata per il Seminario per esprimere l’apprezzamento, la preghiera, il sostegno al Seminario, che è di tutti.
La Giornata sia occasione per annunciare a tutti, soprattutto ai ragazzi, agli adolescenti e ai giovani, che non è proibito porre le grandi domande, anzi le grandi domande aiutano a desiderare una vita che meriti di essere vissuta; non è proibito cercare le risposte, anzi si può trovare in Gesù e nella Chiesa il metodo per trovare le risposte e la consolazione di sperimentarne la verità; non è proibito cercare la gioia piena, anzi nella grazia di essere amati e nella decisione di amare come Gesù, si percorre un cammino verso la terra promessa, il compimento della vocazione alla vita felice nella comunione trinitaria.