21 marzo
DOMENICA DI LAZZARO V di Quaresima
21 Marzo 2021UFFICIO DELLE LETTURE
UFFICIO DELLE LETTURE
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
INNO
La nostra lode accogli,
o Creatore eterno delle cose,
che, notte e giorno avvicendando,
rendi più vario e grato il tempo.
Alta regna la notte
e già s’ode il canto del gallo,
gioioso presagio di luce
all’ansia del viandante.
Si desta allora e ad oriente appare
la stella palpitante del mattino,
la torma squagliasi dei vagabondi,
abbandonando i vicoli del male.
Il gallo canta: la sua voce placa
il furioso fragore dell’onda;
e Pietro, roccia che fonda la Chiesa,
la colpa asterge con lacrime amare.
Orsù leviamoci animosi e pronti:
tutti risveglia il richiamo del gallo
e gli indolenti accusa che si attardano
sotto le coltri dormigliando ancora.
Il gallo canta. Torna la speranza;
l’infermo sente rifluir la vita,
il sicario nasconde il suo pugnale,
negli smarriti la fede rivive.
Gesù Signore, guardaci pietoso,
quando, tentati, incerti vacilliamo:
se tu ci guardi, le macchie dileguano
e il peccato si stempera nel pianto.
Tu, vera luce, nei cuori risplendi,
disperdi il torpore dell’anima:
a te sciolga il labbro devoto
la santa primizia dei canti.
Gloria a Dio Padre
e all’unico suo Figlio
con lo Spirito Santo
nella distesa dei secoli. Amen.
Col prodigio stupendo della luce,
rifulgente primizia,
hai dato origine al mondo
e all’implacabile corsa dei giorni.
Tu che hai domato il caos tenebroso
con l’alternarsi mirabile
di aurore e di tramonti,
ascolta, Padre, la voce che implora.
Oh! Non accada all’anima,
dispersa nei beni fuggevoli,
di legarsi ostinata alla colpa
e perdere la tua vita;
ma, immune dal peccato,
eluso ogni pericolo,
arrivi alla porta del cielo
ed entri al premio eterno.
Ascolta, Dio pietoso, la preghiera
per Gesù Cristo Signore,
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito Santo. Amen.
RESPONSORIO
Nel tempo propizio alla salvezza
a te leviamo il nostro canto accorato.
Ti confessiamo le nostre colpe:
perdonaci, Signore.
Tu sei testimone e giudice,
e nessuno ti inganna.
Ti confessiamo le nostre colpe:
perdonaci, Signore.
SALMODIA
Cantico Is 26,9-20
Ant. 1 Di notte anela a te l’anima mia, * al mattino ti cerca il mio spirito. †
Di notte anela a te l’anima mia, *
al mattino ti cerca il mio spirito,
† perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra, *
giustizia imparano gli abitanti del mondo.
Si usi pure clemenza all’empio, *
non imparerà la giustizia;
sulla terra egli distorce le cose diritte *
e non guarda alla maestà del Signore.
Signore, sta alzata la tua mano, *
ma essi non la vedono.
Vedano, arrossendo, il tuo amore geloso per il popolo; *
anzi, li divori il fuoco preparato per i tuoi nemici.
Signore, ci concederai la pace, *
poiché tu dai successo a tutte le nostre imprese.
Signore nostro Dio, altri padroni, diversi da te, ci hanno dominato, *
ma noi te soltanto, il tuo nome invocheremo.
I morti non vivranno più, *
le ombre non risorgeranno;
poiché tu li hai puniti e distrutti, *
hai fatto svanire ogni loro ricordo.
Hai fatto crescere la nazione, Signore, †
hai fatto crescere la nazione, ti sei glorificato, *
hai dilatato tutti i confini del paese.
Signore, nella tribolazione ti abbiamo cercato; *
a te abbiamo gridato nella prova, che è la tua correzione.
Come una donna incinta che sta per partorire †
si contorce e grida nei dolori, *
così siamo stati noi di fronte a te, Signore.
Abbiamo concepito, abbiamo sentito le doglie *
abbiamo partorito vento;
non abbiamo portato salvezza al paese *
e non sono nati abitanti nel mondo.
Ma di nuovo vivranno i tuoi morti, *
risorgeranno i loro cadaveri.
Si sveglieranno ed esulteranno *
quelli che giacciono nella polvere,
perché la tua rugiada è rugiada luminosa, *
la terra darà alla luce le ombre.
«Va’, popolo mio, entra nelle tue stanze *
e chiudi dietro di te la porta.
Nasconditi per un momento *
finché non sia passato lo sdegno».
Gloria.
Ant. 1 Di notte anela a te l’anima mia, * al mattino ti cerca il mio spirito.
Cantico 1Cr 16,8-22
Ant. 2 Cantate in onore del Signore, e inneggiate a lui, * ripetete tutti i suoi prodigi.
Lodate il Signore, acclamate il suo nome; *
manifestate ai popoli le sue gesta.
Cantate in suo onore, a lui inneggiate, *
narrate tutti i suoi prodigi.
Gloriatevi sul suo santo nome; *
gioisca il cuore di quanti ricercano il Signore.
Cercate il Signore e la sua forza, *
ricercate sempre il suo volto.
Ricordate i prodigi che egli ha compiuti, *
i suoi miracoli e i giudizi della sua bocca.
Stirpe di Israele suo servo, *
figli di Giacobbe, suoi eletti,
egli, il Signore, è il nostro Dio; *
in tutta la terra fanno legge i suoi giudizi.
Si ricorda sempre dell’alleanza, *
della parola data a mille generazioni,
dell’alleanza conclusa con Abramo, *
del giuramento fatto a Isacco,
confermato a Giacobbe come statuto, *
a Israele come alleanza perenne:
«A te darò il paese di Canaan, *
come tua parte di eredità».
Eppure costituivano un piccolo numero; *
erano pochi e per di più stranieri nel paese.
Passarono dall’una all’altra nazione, *
da un regno a un altro popolo.
Egli non tollerò che alcuno li opprimesse; *
per essi egli castigò i sovrani:
«Non toccate i miei consacrati, *
non maltrattate i miei profeti».
Gloria.
Ant. 2 Cantate in onore del Signore, e inneggiate a lui, * ripetete tutti i suoi prodigi.
Cantico 1Cr 16,23-33
Ant. 3 Gli dèi di tutti i popoli sono un nulla; * il Signore, invece, ha formato il cielo.
Cantate al Signore, abitanti di tutta la terra; *
annunziate ogni giorno la sua salvezza.
Proclamate fra i popoli la sua gloria, *
fra tutte le nazioni i suoi prodigi.
Difatti grande è il Signore, degnissimo di lode *
e tremendo sopra tutti gli dèi.
Gli dèi di tutti i popoli sono un nulla; *
il Signore, invece, ha formato il cielo.
Davanti a lui stanno maestà e splendore; *
potenza e bellezza nel suo santuario.
Date per il Signore, stirpi dei popoli, *
date per il Signore gloria e onore.
Date per il Signore gloria al suo nome; †
presentatevi a lui con offerte, *
prostratevi al Signore in sacri ornamenti.
Tremate davanti a lui, abitanti di tutta la terra; *
egli fissò il mondo sì che non crolli.
Gioiscano i cieli ed esulti la terra; *
si dica fra i popoli: «Il Signore regna».
Frema il mare con quanto contiene; *
tripudi la campagna con quanto è in essa.
Gridino di giubilo gli alberi della foresta †
di fronte al Signore, *
perché viene per giudicare la terra.
Gloria.
Ant. 3 Gli dèi di tutti i popoli sono un nulla; * il Signore, invece, ha formato il cielo.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Tu sei benedetto, Signore.
Amen.
PRIMA LETTURA Eb 10,26-39
Dalla Lettera agli Ebrei
Fratelli, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la piena conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati, ma soltanto una terribile attesa del giudizio e la vampa di un fuoco che dovrà divorare i ribelli. Quando qualcuno ha violato la legge di Mosè, «viene messo a morte» senza pietà «sulla parola di due o tre testimoni». Pensate quanto maggiore sarà il castigo di cui sarà ritenuto meritevole chi avrà calpestato il Figlio di Dio e ritenuto profano quel sangue dell’alleanza dal quale è stato un giorno santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia! Conosciamo infatti colui che ha detto: «A me la vendetta! Io darò la retribuzione!» (Dt 32, 35). E ancora: «Il Signore giudicherà il suo popolo» (Dt 32, 36). È terribile cadere nelle mani del Dio vivente!
Richiamate alla memoria quei primi giorni nei quali, dopo essere stati illuminati, avete dovuto sopportare una grande e penosa lotta, ora esposti pubblicamente a insulti e tribolazioni, ora facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo. Infatti avete preso parte alle sofferenze dei carcerati e avete accettato con gioia di esser spogliati delle vostre sostanze, sapendo di possedere beni migliori e più duraturi.
Non abbandonate dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. Avete solo bisogno di costanza, perché dopo aver fatto la volontà di Dio possiate raggiungere la promessa.
«Ancora un poco, infatti, un poco appena, e colui che deve venire, verrà e non tarderà. Il mio giusto vivrà mediante la fede; ma se indietreggia, la mia anima non si compiace in lui» (cfr. Ab 2, 3-4).
Noi però non siamo di quelli che indietreggiano a loro perdizione, bensì uomini di fede per la salvezza della nostra anima.
RESPONSORIO
Vieni a liberarci,
Giudice dell’universo.
Tu sei il nostro Redentore
e il Salvatore del mondo.
Signore, ascolta la nostra preghiera,
a te giunga il mio grido.
Tu sei il nostro Redentore
e il Salvatore del mondo.
SECONDA LETTURA
Dai «Trattati sul vangelo di Giovanni» di sant’Agostino, vescovo
Fra tutti i miracoli compiuti da nostro Signore Gesù Cristo, quello della risurrezione di Lazzaro è forse il più strepitoso. Ma se consideriamo chi è colui che lo ha compiuto, la nostra gioia dovrà essere ancora più grande della meraviglia. Risuscitò un uomo colui che fece l’uomo; egli infatti è l’Unigenito del Padre, per mezzo del quale, come sapete, furono fatte tutte le cose. Ora, se per mezzo di lui furon fatte tutte le cose, fa meraviglia che per mezzo di lui sia risuscitato uno, quando ogni giorno tanti nascono per mezzo di lui? È cosa più grande creare gli uomini che risuscitarli. Tuttavia egli si degnò creare e risuscitare: creare tutti e risuscitarne alcuni. Infatti, benché il Signore Gesù abbia compiuto molte cose, non tutte sono state scritte; lo stesso san Giovanni evangelista afferma che Cristo Signore disse e fece molte cose che non furono scritte; ma furono scelte quelle che si ritenevano sufficienti per la salvezza dei credenti.
Tu hai udito che il Signore Gesù risuscitò un morto: ciò ti basti per convincerti che, se avesse voluto, avrebbe potuto risuscitare tutti i morti. Del resto si è riservato di far questo alla fine del mondo; poiché «verrà l’ora in cui tutti quelli che sono nei sepolcri, udranno la sua voce e ne usciranno»; così dice colui che, come avete sentito, con un grande miracolo risuscitò uno che era morto da quattro giorni. Egli risuscitò un morto in decomposizione; ma benché in tale stato, quel cadavere conservava ancora la forma delle membra. Nell’ultimo giorno, ad un cenno, ricostituirà il corpo dalle ceneri.
Ma bisognava che intanto compisse alcune cose, che a noi servissero come segni della sua potenza per credere in lui e prepararci a quella risurrezione che sarà per la vita, non per il giudizio. È in questo senso che egli ha detto: «Verrà l’ora in cui tutti quelli che sono nei sepolcri, udranno la sua voce e ne usciranno, quelli che hanno agito bene per la risurrezione della vita, quelli che hanno agito male per la risurrezione del giudizio» (Gv 5, 28-29).
Apprendiamo dal vangelo che tre sono i morti risuscitati dal Signore, e ciò non senza un significato. Sì, perché le opere del Signore non sono soltanto dei fatti, ma anche dei segni.
Risuscitò la figlia del capo della sinagoga, che si trovava ancora in casa, risuscitò il giovane figlio della vedova, che era già stato portato fuori della città, risuscitò Lazzaro, che era stato sepolto da quattro giorni.
Esamini ciascuno la sua anima: se pecca muore, giacché il peccato è la morte dell’anima. A volte si pecca solo col pensiero: ti sei compiaciuto di ciò che è male, hai acconsentito, hai peccato, il consenso ti ha ucciso; però la morte è solo dentro di te, perché il cattivo pensiero non si è ancora tradotto in azione. Il Signore, per indicare che egli risuscita tal sorta di anime, risuscitò quella fanciulla che ancora non era stata portata fuori; ma giaceva morta in casa, a significare il peccato occulto.
Se però non soltanto hai ceduto col pensiero al male, ma lo hai anche tradotto in opere, è come se il morto fosse uscito dalla porta; ormai sei fuori, e sei un morto portato alla sepoltura. Il Signore tuttavia risuscitò anche quel giovane e lo restituì a sua madre vedova. Se hai peccato, pentiti! e il Signore ti risusciterà e ti restituirà alla Chiesa, che è la tua madre.
Il terzo morto è Lazzaro. Siamo di fronte al caso più grave, che è l’abitudine perversa. Una cosa infatti è peccare, un’altra è contrarre l’abitudine al peccato. Chi pecca, ma subito si emenda, subito riprende a vivere; perché non è ancora prigioniero dell’abitudine, non è ancora sepolto. Chi invece pecca abitualmente, è già sepolto, e ben si può dire che «già mette fetore», nel senso che la cattiva fama che si è fatta comincia a diffondersi come un pestifero odore. Così sono coloro che ormai sono abituati a tutto e rotti ad ogni scelleratezza. Inutile dire a uno di costoro: non fare così!
Come fa a sentirti chi è come sepolto sotto terra, corrotto, oppresso dal peso dell’abitudine? Né tuttavia la potenza di Cristo è incapace di risuscitare anche uno ridotto così.
Abbiamo visto e conosciamo molti di questi peccatori: nessuno disperi, nessuno presuma di sé. È male disperare, ed è male presumere di sé. Non disperare e scegli dove poter collocare la tua speranza.
Non si dice né il Te Deum né la Laus angelorum magna.
Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.
ORAZIONE
Il tuo Unigenito, o Dio, sorgente in te della nostra vita immortale, ha risvegliato Lazzaro con la sua forza divina e lo ha strappato alla corruzione del sepolcro: effondi sui tuoi figli lo Spirito che rinnova, così che nella verità del mondo interiore sperimentiamo la risurrezione, che quasi a figura della nostra rinascita è stata operata a Betania dal Signore Gesù, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
LODI MATTUTINE
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O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
CANTICO DI ZACCARIA
Cantico Lc 1,68-79
Ant. Davanti al sepolcro Gesù grida a gran voce: * «Lazzaro, vieni fuori!»
Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace».
Gloria.
Ant. Davanti al sepolcro Gesù grida a gran voce: * «Lazzaro, vieni fuori!»
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
PRIMA ORAZIONE
Preghiamo. (Pausa di preghiera silenziosa)
Togli dalla tua Chiesa, o Dio santo e forte, ogni ingiusto desiderio terreno e infondi in lei con generosa larghezza il presagio della risurrezione, perché non prevalga l’autore di ogni rovina, ma vinca il Redentore; e così, liberata da ogni condizionamento colpevole, avanzi per la tua grazia verso la novità della vita eterna. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
SALMODIA
Cantico Dn 3,57-88.56
Ant. 1 Israele benedica il Signore * e levi un inno al nostro Dio.
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite, angeli del Signore, il Signore, *
Benedite, cieli, il Signore,
Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, *
benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.
Benedite, sole e luna, il Signore, *
benedite, stelle del cielo, il Signore.
Benedite, piogge e rugiade, il Signore, *
benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore, *
benedite, freddo e caldo, il Signore.
Benedite, rugiada e brina, il Signore, *
Benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *
benedite, notti e giorni, il Signore.
Benedite, luce e tenebre, il Signore, *
benedite, folgori e nubi, il Signore,
Benedica la terra il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, monti e colline, il Signore, *
benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore, *
benedite, mari e fiumi, il Signore,
Benedite, mostri marini e quanto si muove nell’acqua, il Signore, *
benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, *
benedite, figli dell’uomo, il Signore.
Benedica Israele il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, *
benedite, o servi del Signore, il Signore.
Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, *
benedite, pii e umili di cuore, il Signore,
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli,
Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo, *
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Non si dice il Gloria.
Ant. 1 Israele benedica il Signore * e levi un inno al nostro Dio.
Salmi Laudativi
Ant. 2 Cantate a Dio, inneggiate al Signore, * che gli umili corona di vittoria.
Sal 149
Cantate al Signore un canto nuovo; *
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore, *
esultino nel loro Re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze, *
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo, *
incorona gli umili di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria, *
sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca *
e la spada a due tagli nelle loro mani,
per compiere la vendetta tra i popoli *
e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi, *
i loro nobili in ceppi di ferro;
per eseguire su di essi *
il giudizio già scritto:
questa è la gloria *
per tutti i suoi fedeli.
Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. 2 Cantate a Dio, inneggiate al Signore, * che gli umili corona di vittoria.
Salmo diretto Sal 62,2-9
O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, *
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne, *
come terra deserta, arida, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho cercato, *
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita, *
le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva, *
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito, *
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
Nel mio giaciglio di te mi ricordo *
penso a te nelle veglie notturne,
tu sei stato il mio aiuto, *
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe *
l’anima mia.
La forza della tua destra *
mi sostiene.
Gloria.
SECONDA ORAZIONE
Conserva nel tuo amore questo popolo, o Padre, e confortalo in ogni necessità con le tue grazie, così che sempre ti manifesti la sua riconoscenza. Per Cristo nostro Signore.
INNO
O sole dell’anima, Cristo,
ora che il giorno nasce,
la luce tua benefica
le tenebre nostre disperda.
Dona a chi indugia nel male
un cuore arreso e pentito:
ci vinca infine e salvi
la lunga tua pazienza.
Si dissolva nel pianto
ogni nascosta colpa;
se grande fu il peccato,
scenda più largo il perdono.
È il tempo della grazia
e tutto rifiorisce;
è il tempo di tornare
gioiosamente a te.
Terra e cielo ti cantino,
o Trinità, dolce fonte d’amore:
lo Spirito che rinnova
dischiuda il labbro alla lode. Amen.
ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo, che ha risuscitato Lazzaro ed è per tutti i mortali principio di speranza e di vita, si levi la nostra acclamazione:
Risurrezione del genere umano, che infondi nelle nostre coscienze lo spirito della vita celeste, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Vittima propiziatrice per i peccati, che in questo tempo allieti la Chiesa di più copiosa grazia, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Immagine eterna del Padre, che ci liberi dalla decrepitezza dell’antica legge, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Vincitore crocifisso, che ci strappi dagli inganni del Maligno, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Eterno Signore, che hai riscattato gli uomini dal regno della morte, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Re dei secoli, che ci ridai la vita e ci dischiudi la gioia senza fine, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.
ORA MEDIA
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O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
INNO
Terza
È l’ora terza. Gesù Signore
sale ingiuriato la croce,
ma noi pensosi gli offriamo
l’affetto di un animo orante.
Se in te nasce il Figlio di Dio,
la vita conservi incolpevole
e, con voce assidua implorando,
dischiudi il tuo cuore allo Spirito.
Quest’ora ha segnato la fine
al lungo torpore del male,
ha debellato la morte,
ha cancellato la colpa.
Di qui l’epoca inizia
della salvezza di Cristo,
nelle Chiese dell’universo
la verità s’irradia della fede.
Dalla gloria del suo patibolo
Gesù parla alla Vergine:
Ecco tuo figlio, o donna;
Giovanni, ecco tua madre.
Al vincolo di giuste nozze,
avvolte in profondo mistero,
era solo affidato in custodia
l’onore della Madre.
Stupendi prodigi dal cielo
confermano l’alto disegno;
la turba malvagia non crede,
chi crede ritrova salvezza.
Credo in un Dio Unigenito,
nato tra noi dalla Vergine,
che ha tolto i peccati del mondo
e siede alla destra del Padre.
Gloria si canti all’unico Dio
e a Gesù Cristo Signore,
con lo Spirito Santo
negli infiniti secoli. Amen.
Sesta
O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,
placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Nona
Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,
la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 117
I (1-9)
Ant. 1 è bene confidare nel Signore: * eterna è la sua misericordia.
Celebrate il Signore, perché è buono; *
eterna è la sua misericordia.
Dica Israele che egli è buono: *
eterna è la sua misericordia.
Lo dica la casa di Aronne: *
eterna è la sua misericordia.
Lo dica chi teme Dio: *
eterna è la sua misericordia.
Nell’angoscia ho gridato al Signore, *
mi ha risposto, il Signore,
e mi ha tratto in salvo.
Il Signore è con me, non ho timore; *
che cosa può farmi l’uomo?
Il Signore è con me, è mio aiuto, *
sfiderò i miei nemici.
È meglio rifugiarsi nel Signore *
che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore *
che confidare nei potenti.
Gloria.
Ant. 1 è bene confidare nel Signore: * eterna è la sua misericordia.
II (10-18)
Ant. 2 Mia forza e mio canto è il Signore.
Tutti i popoli mi hanno circondato, *
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato, *
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi hanno circondato come api, †
come fuoco che divampa tra le spine, *
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, *
ma il Signore è stato mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore, *
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria, *
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto meraviglie, †
la destra del Signore si è alzata, *
la destra del Signore ha fatto meraviglie.
Non morirò, resterò in vita *
e annunzierò le opere del Signore.
Il Signore mi ha provato duramente, *
ma non mi ha consegnato alla morte.
Gloria.
Ant. 2 Mia forza e mio canto è il Signore.
III (19-29)
Ant. 3 Tu sei il Signore nostro Dio, * e noi ti speriamo propizio.
Apritemi le porte della giustizia: *
entrerò a rendere grazie al Signore.
È questa la porta del Signore, *
per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito, *
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori *
è divenuta testata d’angolo;
ecco l’opera del Signore: *
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno fatto dal Signore: *
rallegriamoci ed esultiamo in esso.
Dona, Signore, la tua salvezza, *
dona, Signore, la tua vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore. *
Vi benediciamo dalla casa del Signore;
Dio, il Signore è nostra luce. †
Ordinate il corteo con rami frondosi *
fino ai lati dell’altare.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, *
sei il mio Dio e ti esalto.
Celebrate il Signore, perché è buono: *
eterna è la sua misericordia.
Gloria.
Ant. 3 Tu sei il Signore nostro Dio, * e noi ti speriamo propizio.
Terza
LETTURA BREVE Gd 20-21
Carissimi, costruite il vostro edificio spirituale sopra la vostra santissima fede, pregate mediante lo Spirito Santo, conservatevi nell’amore di Dio, attendendo la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo per la vita eterna.
Sei tu il nostro aiuto, Signore.
Sei tu il nostro aiuto, Signore: * non lasciarci.
Non abbandonarci, Dio della nostra salvezza.
Non lasciarci.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Sei tu il nostro aiuto, Signore: * non lasciarci.
ORAZIONE
Togli dalla tua Chiesa, o Dio santo e forte, ogni ingiusto desiderio terreno e infondi in lei con generosa larghezza il presagio della risurrezione, perché non prevalga l’autore di ogni rovina, ma vinca il Redentore; e così, liberata da ogni condizionamento colpevole, avanzi per la tua grazia verso la novità della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Sesta
LETTURA BREVE Eb 13,17
Fratelli, obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi.
Dio abbia pietà di noi.
Dio abbia pietà di noi * e ci benedica.
Su di noi faccia risplendere il suo volto.
E ci benedica.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Dio abbia pietà di noi * e ci benedica.
ORAZIONE
Conserva nel tuo amore questo popolo, o Padre, e confortalo in ogni necessità con le tue grazie, così che sempre ti manifesti la sua riconoscenza. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Nona
LETTURA BREVE Col 4,5-6
Fratelli, comportatevi saggiamente con quelli di fuori; approfittate di ogni occasione. Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito di sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno.
Abbi cura di noi, Signore.
Abbi cura di noi, Signore, * come pupilla degli occhi.
Proteggici all’ombra delle tue ali.
Come pupilla degli occhi.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Abbi cura di noi, Signore, * come pupilla degli occhi.
ORAZIONE
Togli dalla tua Chiesa, o Dio santo e forte, ogni ingiusto desiderio terreno e infondi in lei con generosa larghezza il presagio della risurrezione, perché non prevalga l’autore di ogni rovina, ma vinca il Redentore; e così, liberata da ogni condizionamento colpevole, avanzi per la tua grazia verso la novità della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Conserva nel tuo amore questo popolo, o Padre, e confortalo in ogni necessità con le tue grazie, così che sempre ti manifesti la sua riconoscenza. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
VESPRI
Torna all'inizioSECONDI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.
RITO DELLA LUCE
O viva fiamma della mia lucerna,
o Dio, mia luce!
Illumina, Signore, il mio cammino,
sola speranza nella lunga notte.
Se l’animo vacilla o s’impaura,
rinvigorisci e salva.
Illumina, Signore, il mio cammino,
sola speranza nella lunga notte.
O viva fiamma della mia lucerna,
o Dio, mia luce!
Illumina, Signore, il mio cammino,
sola speranza nella lunga notte.
INNO
Quaresima è tempo santo:
dopo Mosè e i Profeti
anche il Signore del mondo
obbedì al rito antico.
Sobrio sia il cibo, sobria la parola;
contro le insidie del male
l’animo attento allo Spirito
vigili i sensi inquieti.
Grida e pianto si levino
a placare la collera:
a chi ti offese peccando,
perdona, o dolce Padre.
Noi siamo, pur se deboli,
plasmati dalle tue mani:
o Dio, non disconoscere
l’opera tua mirabile.
Assolvi dalle colpe,
accresci il gusto del bene:
a te, supremo Giudice,
rendici grati per sempre.
O Trinità beata, unico Dio,
accogli la nostra supplica
e questi giorni austeri
rendi fecondi e lieti. Amen.
RESPONSORIO
Dio dal roveto disse:
«Mosè, ti mando dal faraone.
Fa’ uscire il mio popolo Israele
dall’oppressione d’Egitto.
Ho visto la miseria del mio popolo,
e vengo a liberarlo
dall’oppressione d’Egitto».
SALMODIA
Salmo 109,1-5.7
Ant. 1 Santo, Santo, Santo, Signore, Salvatore del mondo; * abbi pietà di noi.
Oracolo del Signore al mio Signore: *
«Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici *
a sgabello dei tuoi piedi».
Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: *
«Domina in mezzo ai tuoi nemici.
A te il principato nel giorno della tua potenza *
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora, *
come rugiada, io ti ho generato».
Il Signore ha giurato e non si pente: *
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchisedek».
Il Signore è alla tua destra, *
annienterà i re nel giorno della sua ira.
Lungo il cammino si disseta al torrente *
e solleva alta la testa.
Gloria.
Ant. 1 Santo, Santo, Santo, Signore, Salvatore del mondo; * abbi pietà di noi.
Salmo 113A
Ant. 2 Noi siamo il suo santuario, * il popolo d’Israele è il suo dominio.
Quando Israele uscì dall’Egitto, *
la casa di Giacobbe da un popolo barbaro,
Giuda divenne il suo santuario, *
Israele il suo dominio.
Il mare vide e si ritrasse, *
il Giordano si volse indietro,
i monti saltellarono come arieti, *
le colline come agnelli di un gregge.
Che hai tu, mare, per fuggire, *
e tu, Giordano, perché torni indietro?
Perché voi monti saltellate come arieti *
e voi colline come agnelli di un gregge?
Trema, o terra, davanti al Signore, *
davanti al Dio di Giacobbe,
che muta la rupe in un lago, *
la roccia in sorgenti d’acqua.
Gloria.
Ant. 2 Noi siamo il suo santuario, * il popolo d’Israele è il suo dominio.
PRIMA ORAZIONE
Conserva nel tuo amore questo popolo, o Padre, e confortalo in ogni necessità con le tue grazie, così che sempre ti manifesti la sua riconoscenza. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Cantico Lc 1,46-55
Ant. «Per il popolo che mi sta attorno * - dice il Signore -, Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato».
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L’anima mia *
magnifica il Signore.
Ant. «Per il popolo che mi sta attorno * - dice il Signore -, Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato».
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
SECONDA ORAZIONE
Togli dalla tua Chiesa, o Dio santo e forte, ogni ingiusto desiderio terreno e infondi in lei con generosa larghezza il presagio della risurrezione, perché non prevalga l’autore di ogni rovina, ma vinca il Redentore; e così, liberata da ogni condizionamento colpevole, avanzi per la tua grazia verso la novità della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Cantico Ap 4,11; 5,9.10.12
Ant. «Marta, tuo fratello risusciterà». * «So che risusciterà nell’ultimo giorno».
Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, *
l’onore e la potenza,
perché tu hai creato tutte le cose, †
per la tua volontà furono create, *
per il tuo volere sussistono.
Tu sei degno, o Signore, di prendere il libro *
e di aprirne i sigilli,
perché sei stato immolato †
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue *
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione
e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti *
e regneranno sopra la terra.
L’Agnello che fu immolato è degno di potenza, †
ricchezza, sapienza e forza, *
onore, gloria e benedizione.
Gloria.
Ant. «Marta, tuo fratello risusciterà». * «So che risusciterà nell’ultimo giorno».
Orazione
Signore Gesù, che nel prodigio della risurrezione di Lazzaro hai raffigurato il mistero della nostra rinascita, concedi a quanti hanno ricevuto nel battesimo lo Spirito che rinnova, di partecipare un giorno nella vita eterna alla gloria della tua risurrezione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli
INTERCESSIONI
Invochiamo fiduciosi Gesù Redentore, che nella risurrezione di Lazzaro ha manifestato agli uomini la gloria di Dio:
Sorgi, Signore, e salvaci.
Tu che sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente, venuto in questo mondo,
conserva sempre ardente e luminosa la fede della Chiesa.
Signore della vita, che hai richiamato Lazzaro dal sepolcro,
rivela a tutti la tua misericordia.
Unico vero Salvatore degli uomini, che guarisci ogni male e rendi ai morti la vita,
ridona ai disperati la gioia di vivere.
Gesù, che fremesti alla morte dell’amico e fosti turbato fino alle lacrime,
conforta quanti piangono la morte dei loro cari.
Tu che sei la risurrezione e la vita,
dona la vita eterna ai nostri parenti defunti.
Congiunti a Cristo nella fede e nella carità, concludiamo la lode della sera dicendo:
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.
COMPIETA
Torna all'inizioCOMPIETA (dopo i Secondi Vespri)
Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
INNO
Prima che il giorno si chiuda,
a te si leva un’ultima preghiera:
con amore di padre
vegliaci nel riposo.
Quieta trascorra la notte
e senza torbidi sogni:
l’astuzia del Nemico
non arrivi a contaminarci.
A te si innalza, o Dio, la nostra supplica
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive con te nei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 90
Ant. Agli angeli il Signore ha ordinato di custodirti; * sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
Tu che abiti al riparo dell’Altissimo *
e dimori all'ombra dell’Onnipotente,
di’ al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, *
mio Dio, in cui confido».
Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, *
dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne *
sotto le sue ali troverai rifugio.
La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; *
non temerai i terrori della notte
né la freccia che vola di giorno,
la peste che vaga nelle tenebre, *
lo sterminio che devasta a mezzogiorno.
Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; *
ma nulla ti potrà colpire.
Solo che tu guardi, con i tuoi occhi *
vedrai il castigo degli empi.
Poiché tuo rifugio è il Signore *
e hai fatto dell’Altissimo la tua dimora,
non ti potrà colpire la sventura, *
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli darà ordine ai suoi angeli *
di custodirti in tutti i tuoi passi.
Sulle loro mani ti porteranno *
perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
Camminerai su aspidi e vipere, *
schiaccerai leoni e draghi.
Lo salverò, perché a me si è affidato; *
lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, *
lo salverò e lo renderò glorioso.
Lo sazierò di lunghi giorni *
e gli mostrerò la mia salvezza.
Gloria.
Ant. Agli angeli il Signore ha ordinato di custodirti; * sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
LETTURA BREVE Ap 22,4-5
Gli eletti vedranno la faccia del Signore e porteranno il suo nome sulla fronte.
Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli.
Custodiscimi, Signore.
Custodiscimi, Signore, * come pupilla degli occhi.
Proteggimi all’ombra delle tue ali.
Come pupilla degli occhi.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Custodiscimi, Signore, * come pupilla degli occhi.
CANTICO DI SIMEONE
Cantico Lc 2,29-32
Ant. Salvaci, Signore nella veglia, difendici nel sonno; * il cuore vegli con Cristo, e il corpo riposi nella pace.
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.
Gloria.
Ant. Salvaci, Signore nella veglia, difendici nel sonno; * il cuore vegli con Cristo, e il corpo riposi nella pace.
ORAZIONE
Alla fine del giorno che ha celebrato il Salvatore risorto, a te salga, Padre, la supplica; donaci di riposare nella pace, sicuri da ogni male, e di ridestarci in letizia al canto delle tue lodi. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Salve, regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce vergine Maria.
CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.