30 gennaio 2024
Martedì della settimana della IV domenica dopo l’Epifania
30 Gennaio 2024UFFICIO DELLE LETTURE
UFFICIO DELLE LETTURE
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Tu, Giorno eterno, che vivi e risplendi
dell’increata luce del Padre,
guarda propizio chi devoto illumina
di lieti canti la notte.
Vinci, Signore, le nostre tenebre;
sperdi le schiere dei dèmoni,
gli animi scuoti sì che il torpore
non soffochi le menti.
I servi che ti implorano
pietosamente ascolta: la lode
che a te si leva, Cristo, ci meriti
grazia, perdono e pace.
A te la gloria scenda e il nostro giubilo,
o mite Re d’amore,
al Padre e allo Spirito Paraclito
negli infiniti secoli. Amen.
Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:
Creatore e sovrano di tutto,
vincendo le furie del mare,
hai tratto alla luce la terra,
bellissima nostra dimora.
Tu di vivaci fiori l’adorni
e, quasi mensa regale
di frutti ricoprendola e di mèssi,
la presenti ai tuoi figli.
Così alla fresca tua rugiada, o Dio,
verdeggi il deserto dell’anima;
lavi ogni macchia il pianto,
ogni ribelle fremito si plachi.
La nostra volontà alla tua si accordi
e rifugga dal male,
il cuore si arrenda alla grazia
e schivi gli atti che arrecano morte.
A te eleviamo, o Padre, la preghiera,
a te che regni nei secoli
con l’unico tuo Figlio
e lo Spirito Santo. Amen.
CANTICO DEI TRE GIOVANI Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
e siedi sui cherubini *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli, amen, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
SALMODIA
Salmo 101
I (2-12)
Ant. 1 Signore, a te giunga il nostro grido.
Signore, ascolta la mia preghiera, *
a te giunga il mio grido.
Non nascondermi il tuo volto; †
nel giorno della mia angoscia
piega verso di me l’orecchio. *
Quando ti invoco: presto, rispondimi.
Si dissolvono in fumo i miei giorni *
e come brace ardono le mie ossa.
Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce, *
dimentico di mangiare il mio pane.
Per il lungo mio gemere *
aderisce la mia pelle alle mie ossa.
Sono simile al pellicano del deserto, *
sono come un gufo tra le rovine.
Veglio e gemo *
come uccello solitario sopra un tetto.
Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, *
furenti imprecano contro il mio nome.
Di cenere mi nutro come di pane, *
alla mia bevanda mescolo il pianto,
davanti alla tua collera e al tuo sdegno, *
perché mi sollevi e mi scagli lontano.
I miei giorni sono come ombra che declina, *
e io come erba inaridisco.
Gloria.
Ant. 1 Signore, a te giunga il nostro grido.
II (13-23)
Ant. 2 Sia annunziato in Sion il nome del Signore * e la sua lode in Gerusalemme.
Ma tu, Signore, rimani in eterno, *
il tuo ricordo per ogni generazione.
Tu sorgerai, avrai pietà di Sion, †
perché è tempo di usarle misericordia: *
l’ora è giunta.
Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre *
e li muove a pietà la sua rovina.
I popoli temeranno il nome del Signore *
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion *
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera del misero *
e non disprezza la sua supplica.
Questo si scriva per la generazione futura *
e un popolo nuovo darà lode al Signore.
Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario, *
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gemito del prigioniero, *
per liberare i condannati a morte;
perché sia annunziato in Sion il nome del Signore *
e la sua lode in Gerusalemme,
quando si aduneranno insieme i popoli *
e i regni per servire il Signore.
Gloria.
Ant. 2 Sia annunziato in Sion il nome del Signore * e la sua lode in Gerusalemme.
III (24-29)
Ant. 3 Tu, o Signore, hai fondato la terra, * i cieli sono opera delle tue mani.
Ha fiaccato per via la mia forza, *
ha abbreviato i miei giorni.
Io dico: Mio Dio, †
non rapirmi a metà dei miei giorni; *
i tuoi anni durano per ogni generazione.
In principio tu hai fondato la terra, *
i cieli sono opera delle tue mani.
Essi periranno, ma tu rimani, *
tutti si logorano come veste,
come un abito tu li muterai *
ed essi passeranno.
Ma tu resti lo stesso *
e i tuoi anni non hanno fine.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora, *
resterà salda davanti a te la loro discendenza.
Gloria.
Ant. 3 Tu, o Signore, hai fondato la terra, * i cieli sono opera delle tue mani.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Tu sei benedetto, Signore.
Amen.
PRIMA LETTURA Rm 13,1-14
Dalla lettera ai Romani di san Paolo, apostolo
Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c’è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all’autorità, si oppone all’ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna. I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l’autorità? Fa’ il bene e ne avrai lode, poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male. Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza. Per questo dunque dovete pagare i tributi, perché quelli che sono dediti a questo compito sono funzionari di Dio. Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi il tributo, il tributo; a chi le tasse le tasse; a chi il timore il timore; a chi il rispetto il rispetto.
Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti il precetto: «Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare» (Es 20, 13-17) e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: «Amerai il prossimo tuo come te stesso» (Lv 19, 18). L’amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l’amore.
Questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri.
RESPONSORIO
Vuoi non temere l’autorità?
Fa’ il bene e ne avrai lode.
Rimani saldo in quello che hai imparato
e di cui sei convinto.
Fa’ il bene e ne avrai lode.
SECONDA LETTURA
Dal trattato su «I doveri» di sant’Ambrogio, vescovo
La modestia dev’essere conservata anche nel portamento, nel gesto, nell’incedere: nell’atteggiamento del corpo appare la virtù dell’animo. Da questo l’uomo che sta nascosto dentro di noi viene giudicato o troppo leggero, spavaldo, torbido o, al contrario, serio, costante, limpido e maturo. Si può dire perciò che il nostro atteggiamento sia la voce dell’anima.
Voi ricordate, o figli, che un amico, pur apparentemente raccomandabile per lo zelo nei suoi doveri, non fu accolto da me nel clero soltanto perché il suo portamento era assai sconveniente; anche un altro, che avevo trovato nel clero, fu invitato da me a non precedermi mai, perché il suo incedere insolente colpiva i miei occhi come una staffilata. E glielo dissi quando, dopo il nostro screzio, venne restituito al suo ufficio.
Ebbi da eccepire soltanto questo; ma il mio giudizio non m’ingannò: entrambi, infatti, abbandonarono la Chiesa. Risultò così che in loro la mala fede era tale quale il loro atteggiamento lasciava trasparire. L’uno rinnegò la fede al tempo della persecuzione ariana; l’altro per avidità di denaro, volendo evitare il giudizio ecclesiastico, negò d’essere del clero. Nel loro portamento appariva chiara l’immagine della leggerezza, un atteggiamento da buffoni sempre di corsa.
Vi sono anche coloro che, camminando lentamente, imitano l’andatura degli istrioni e quasi le portantine delle processioni e l’incedere oscillante delle statue, sicché, dovunque muovano i passi, sembrano osservare determinati ritmi.
Non giudico decoroso nemmeno camminare frettolosamente, a meno che non lo richieda qualche pericolo o una legittima necessità. Infatti per lo più coloro che vanno in fretta stravolgono la faccia ansimanti. Se manca loro un giusto motivo per affrettarsi, cadono in un difetto giustamente riprovato. Non intendo parlare di quelli che camminano frettolosi per un valido motivo, ma di quelli per i quali la fretta, che non conosce sosta, diventa una seconda natura. Non approvo nei primi l’incedere come statue di numi, nei secondi il precipitarsi come saette.
Merita approvazione anche un incedere che riveli serietà e autorevolezza e sia indizio d’un animo sereno, purché non vi siano ricercatezza e affettazione, ma il movimento risulti naturale e spontaneo: l’artificio non piace mai. Il movimento sia regolato dalla natura; se in essa v’è qualche difetto, un impegno attento lo corregga, in modo però che sia escluso l’artificio e non manchi la correzione.
Se anche tali cose sono osservate con grande attenzione, quant’è più necessario evitare che ci esca di bocca una parola disonesta; questa è una colpa che contamina gravemente l’uomo. Non è il cibo che contamina, ma l’ingiusta critica, l’oscenità del linguaggio. Anche il volgo ne prova vergogna. Nel nostro ministero ogni parola che suoni disonesta, sia motivo di vergogna. E non solo non dobbiamo dire noi stessi nulla di sconveniente, ma nemmeno ascoltare discorsi di questo genere, come Giuseppe il quale, per non ascoltare proposte ripugnanti alla sua modestia, fuggì lasciando il mantello. Chi infatti ama ascoltare, invita l’altro a parlare.
LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
Signore Dio, Re del cielo.
Dio Padre onnipotente, *
Gesù Cristo e Spirito Santo.
Signore Dio, *
Figlio del Padre.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, *
abbi pietà di noi.
Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
e dalle tentazioni.
Perché tu solo il santo, *
tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, *
nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.
Ogni giorno ti benediciamo, *
e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Benedetto sei tu, Signore; *
mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
e perdona tutti i miei peccati.
Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
mi aiutino i tuoi giudizi.
Come pecora smarrita vado errando; *
cerca il tuo servo
perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.
Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
perché siamo troppo infelici: *
aiutaci, Dio, nostra salvezza.
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.
ORAZIONE
o Dio, nostra salvezza e nostra forza, proteggi chi ti supplica e difendilo sempre col tuo aiuto. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
LODI MATTUTINE
Torna all'inizioLODI MATTUTINE
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
CANTICO DI ZACCARIA
Cantico Lc 1,68-79
Ant. Sia data al tuo popolo, o Dio, la conoscenza della salvezza * per la remissione dei suoi peccati.
Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace».
Gloria.
Ant. Sia data al tuo popolo, o Dio, la conoscenza della salvezza * per la remissione dei suoi peccati.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
PRIMA ORAZIONE
Preghiamo. (Pausa di preghiera silenziosa)
Irradia, o Dio, negli animi nostri la luce pura e rasserenante della tua verità e fa’ che non ci lasciamo offuscare dalle tenebre della colpa noi che viviamo nella tua conoscenza e nel tuo amore. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
SALMODIA
Cantico Dn 3,26-27a.29.34-41
Ant. 1 Con cuore contrito e con spirito umiliato * a te veniamo: accoglici, Signore.
Benedetto sei tu, Signore Dio dei nostri padri; *
degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.
Tu sei giusto *
in tutto ciò che hai fatto.
Poiché noi abbiamo peccato, †
abbiamo agito da iniqui, *
allontanandoci da te, abbiamo mancato in ogni modo.
Non ci abbandonare fino in fondo, †
per amore del tuo nome, *
non rompere la tua alleanza;
non ritirare da noi la tua misericordia, †
per amore di Abramo tuo amico, *
di Isacco tuo servo, d’Israele tuo santo,
ai quali hai parlato, †
promettendo di moltiplicare la loro stirpe
come le stelle del cielo, *
come la sabbia sulla spiaggia del mare.
Ora invece, Signore, *
noi siamo diventati più piccoli
di qualunque altra nazione,
ora siamo umiliati per tutta la terra *
a causa dei nostri peccati.
Ora non abbiamo più né principe, †
né capo, né profeta, né olocausto, *
né sacrificio, né oblazione, né incenso,
né luogo per presentarti le primizie *
e trovar misericordia.
Potessimo esser accolti con il cuore contrito *
e con lo spirito umiliato,
come olocausti di montoni e di tori, *
come migliaia di grassi agnelli.
Tale sia oggi davanti a te il nostro sacrificio *
e ti sia gradito,
perché non c’è delusione *
per coloro che in te confidano.
Ora ti seguiamo con tutto il cuore, *
ti temiamo e cerchiamo il tuo volto.
Gloria.
Ant. 1 Con cuore contrito e con spirito umiliato * a te veniamo: accoglici, Signore.
Salmi Laudativi
Ant. 2 Ti canterò, o Dio, un canto nuovo, * inneggerò in eterno al tuo nome.
Sal 143,1-10
Benedetto il Signore, mia roccia, †
che addestra le mie mani alla guerra, *
le mie dita alla battaglia.
Mia grazia e mia fortezza, *
mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido, *
colui che mi assoggetta i popoli.
Signore, che cos’è un uomo perché te ne curi? *
Un figlio d’uomo perché te ne dia pensiero?
L’uomo è come un soffio, *
i suoi giorni come ombra che passa.
Signore, piega il tuo cielo e scendi, *
tocca i monti ed essi fumeranno.
Le tue folgori disperdano i nemici, *
lancia frecce, sconvolgili.
Stendi dall’alto la tua mano, †
scampami e salvami dalle grandi acque, *
dalla mano degli stranieri.
La loro bocca dice menzogne
e alzando la destra giurano il falso.
Mio Dio, ti canterò un canto nuovo, *
suonerò per te sull’arpa a dieci corde;
a te, che dai vittoria al tuo consacrato, *
che liberi Davide tuo servo.
Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. 2 Ti canterò, o Dio, un canto nuovo, * inneggerò in eterno al tuo nome.
Salmo diretto Sal 100
Amore e giustizia voglio cantare, *
voglio cantare inni a te, o Signore.
Agirò con saggezza nella via dell’innocenza: *
quando a me verrai?
Camminerò con cuore integro, *
dentro la mia casa.
Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie; †
detesto chi fa il male, *
non mi sarà vicino.
Lontano da me il cuore perverso, *
il malvagio non lo voglio conoscere.
Chi calunnia in segreto il suo prossimo *
io lo farò perire;
chi ha occhi altezzosi e cuore superbo *
non lo potrò sopportare.
I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese †
perché restino a me vicino: *
chi cammina per la via integra sarà mio servitore.
Non abiterà nella mia casa, chi agisce con inganno, *
chi dice menzogne non starà alla mia presenza.
Sterminerò ogni mattino tutti gli empi del paese, *
per estirpare dalla città del Signore
quanti operano il male.
Gloria.
SECONDA ORAZIONE
Signore Gesù, che sei venuto fino a noi perché il popolo da te redento camminasse con integro cuore, infondi nella famiglia che abita la tua casa lo spirito di vera carità perché, alieni da ogni ingiusta parola e da ogni atto superbo, viviamo irreprensibili alla tua presenza, o Figlio di Dio, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
INNO
O Luce eterna, o Giorno
che non conosci sera,
tu che sei tutto fulgore,
tu che la luce crei,
già ci leviamo e lieti
dell’alba che nuova riluce,
del sole che ancora risplende,
a te, Padre, grazie cantiamo.
Il cuore non si turbi
in questa fresca chiarità e non senta
gioia di impuro ardore né l’animo
ceda a morbosi inganni.
Donaci mente limpida e quieta,
donaci vita casta,
fa’ che il giorno trascorra
fedele a Cristo, l’unico Signore.
Ascolta, o Dio pietoso, la preghiera
per l’Unigenito Figlio
che nello Spirito Santo
regna con te nei secoli. Amen.
ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
Al Verbo di Dio, che si è rivelato nell’opera di salvezza pieno di grazia e di verità, manifestiamo il nostro amore.
Salvezza del mondo, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Gesù, che sei il Cristo e sei nato da Dio, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Vittima di espiazione per i nostri peccati, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Tu, che sei venuto con acqua e sangue e ci hai dato lo Spirito, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Figlio, che ci doni la conoscenza del vero Dio, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Unigenito del Padre, mandato nel mondo perché avessimo la vita, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.
ORA MEDIA
Torna all'inizioORA MEDIA
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Terza
Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.
Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Sesta
O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,
placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Nona
Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,
la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 118,137-144 XVIII (Sade)
Ant. 1 Purissima è, Signore, la tua parola, * il tuo servo la predilige.
Tu sei giusto, Signore, *
e retto nei tuoi giudizi.
Con giustizia hai ordinato le tue leggi *
e con fedeltà grande.
Mi divora lo zelo della tua casa, *
perché i miei nemici dimenticano le tue parole.
Purissima è la tua parola, *
il tuo servo la predilige.
Io sono piccolo e disprezzato, *
ma non trascuro i tuoi precetti.
La tua giustizia è giustizia eterna *
e verità è la tua legge.
Angoscia e affanno mi hanno colto, *
ma i tuoi comandi sono la mia gioia.
Giusti sono i tuoi insegnamenti per sempre, *
fammi comprendere e avrò la vita.
Gloria.
Ant. 1 Purissima è, Signore, la tua parola, * il tuo servo la predilige.
Salmo 87
I (2-8)
Ant. 2 Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte. †
Signore, Dio della mia salvezza, *
davanti a te grido giorno e notte.
† Giunga fino a te la mia preghiera, *
tendi l’orecchio al mio lamento.
Io sono colmo di sventure, *
la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli
che scendono nella fossa, *
sono come un morto ormai privo di forza.
È tra i morti il mio giaciglio, *
sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo *
e che la tua mano ha abbandonato.
Mi hai gettato nella fossa profonda, *
nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno *
e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.
Gloria.
Ant. 2 Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte.
II (9-19)
Ant. 3 Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani.
Hai allontanato da me i miei compagni, *
mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo; *
si consumano i miei occhi nel patire.
Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *
verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti? *
O sorgono le ombre a darti lode?
Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *
la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *
la tua giustizia nel paese dell’oblio?
Ma io a te, Signore, grido aiuto, *
e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi, *
perché mi nascondi il tuo volto?
Sono infelice e morente dall’infanzia, *
sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira, *
i tuoi spaventi mi hanno annientato,
mi circondano come acqua tutto il giorno, *
tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti, *
mi sono compagne solo le tenebre.
Gloria.
Ant. 3 Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani.
Terza
LETTURA BREVE 2 Cor 1,21-22
Fratelli, è Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.
Lampada per i miei passi.
Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.
Luce sul mio cammino.
Signore, è la tua parola.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.
ORAZIONE
Dio altissimo e immenso, nel tuo Spirito osiamo fiduciosi avvicinarti e chiamarti col nome di padre: in virtù del medesimo Consolatore preserva i nostri giorni dalla colpa e donaci infine l’eredità della gloria. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Sesta
LETTURA BREVE Is 55,7
L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona.
Buono e pietoso è il Signore.
Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.
Non conserva per sempre il suo sdegno.
È lento all’ira e grande nell’amore.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.
ORAZIONE
Dio provvidente e buono, che generosamente partecipi ai poveri le tue ricchezze, rivestici della tua santità, rendi pura la lode dei tuoi servi e accogli pietoso la nostra supplica. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Nona
LETTURA BREVE Col 1,19-20
Fratelli, piacque a Dio di fare abitare in Cristo ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli.
O Dio, mio re, voglio esaltarti.
O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.
Ti voglio benedire ogni giorno.
E lodare il tuo nome in eterno.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.
ORAZIONE
Il tuo popolo, o Dio, non arrossisca mai della croce di Cristo, ma nell’umiliazione del Figlio tuo vinca ogni potere mondano; sicura speranza rinasca negli animi in virtù del trionfo pasquale del Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
VESPRI
Torna all'inizioS. Giovanni Bosco,
sacerdote
memoria
PRIMI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te.
RITO DELLA LUCE
Come la luce dell'alba
cresce fino al meriggio,
la strada dei giusti avanza
verso l'eterna gloria.
Custodisci sopra ogni cosa il tuo cuore:
fluisce dal cuore la vita.
La strada dei giusti avanza
verso l'eterna gloria.
Come la luce dell'alba
cresce fino al meriggio,
la strada dei giusti avanza
verso l'eterna gloria.
INNO
Tu sei corona e gaudio,
Gesù Maestro e Signore,
a chi per te con animosa fede
la vita sua votò.
Odi la nostra preghiera,
guarda al servo tuo santo
e i fedeli che implorano
libera dalla colpa e dal demonio.
A noi ritorna il giorno
della sua morte beata:
dalle terrene lusinghe fuggendo
alla dimora celeste salì.
Forte e sereno, davanti agli uomini
ti riconobbe Re;
così vinse il Nemico
e dei malvagi superò le insidie.
Temprato nella rinuncia,
d’ogni mirabile virtù vestito,
compiuta ormai la faticosa strada,
al convito regale ora si asside.
Alla divina Trinità beata,
che la fatica dei servi
della sua gioia ineffabile premia,
gloria si canti nei secoli. Amen.
NOTIZIA DEL SANTO
Giovanni nacque nel 1815 ai Becchi, frazione di Castelnuovo d’Asti, da una modesta famiglia di contadini. Dopo una fanciullezza disagiata, divenne sacerdote e si dedicò nella città di Torino alla cura dei ragazzi, soprattutto poveri e senza aiuti. Per la salvezza spirituale e la promozione umana della gioventù, istituì scuole professionali, collegi, oratori festivi.
Di carattere aperto, comprensivo e paterno, generoso e instancabile, fu apostolo della catechesi e della frequenza ai sacramenti, e coltivò una viva devozione alla Madonna, invocata col titolo di Ausiliatrice dei cristiani.
Propose un efficace metodo educativo, fondato sul prevenire anziché sul reprimere e su una visione della vita che associa alla serietà e all’impegno religioso la serenità e la letizia.
Diede vita alla Pia Società Salesiana, all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e alla Pia Unione dei Cooperatori. Numerose sono anche le sue pubblicazioni a presentazione e a difesa della fede cattolica.
Morì il 31 gennaio 1888.
SALMODIA
Salmo 136,1-6
Ant. 1 Se ti dimentico, Gerusalemme, * la mia destra si paralizzi.
Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo *
al ricordo di Sion.
Ai salici di quella terra *
appendemmo le nostre cetre.
Là ci chiedevano parole di canto *
coloro che ci avevano deportato,
canzoni di gioia, i nostri oppressori: *
«Cantateci i canti di Sion!».
Come cantare i canti del Signore *
in terra straniera?
Se ti dimentico, Gerusalemme, *
si paralizzi la mia destra;
mi si attacchi la lingua al palato, †
se lascio cadere il tuo ricordo, *
se non metto Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
Gloria.
Ant. 1 Se ti dimentico, Gerusalemme, * la mia destra si paralizzi.
Salmo 137
Ant. 2 A te voglio cantare * davanti agli angeli, o Dio.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: *
hai ascoltato le parole della mia bocca.
A te voglio cantare davanti agli angeli, *
mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome *
per la tua fedeltà e la tua misericordia:
hai reso la tua promessa *
più grande di ogni fama.
Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto, *
hai accresciuto in me la forza.
Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra *
quando udranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore, *
perché grande è la gloria del Signore;
eccelso è il Signore e guarda verso l’umile *
ma al superbo volge lo sguardo da lontano.
Se cammino in mezzo alla sventura *
tu mi ridoni la vita;
contro l’ira dei miei nemici stendi la mano *
e la tua destra mi salva.
Il Signore completerà per me l’opera sua. *
Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare *
l’opera delle tue mani.
Gloria.
Ant. 2 A te voglio cantare * davanti agli angeli, o Dio.
PRIMA ORAZIONE
Ascolta, o Dio, l’implorazione della tua Chiesa che a te rende grazie cantando davanti agli angeli: tu che volgi lo sguardo lontano dai superbi e contempli gli umili con occhi di misericordia, stendi la mano a chi cammina in mezzo alla sventura e, portando a compimento l’opera del tuo amore, introduci pietoso nella vita eterna i servi che ti invocano. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Cantico Lc 1,46-55
Ant. Eccomi, io e i figli * che il Signore mi ha dato.
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L’anima mia *
magnifica il Signore.
Ant. Eccomi, io e i figli * che il Signore mi ha dato.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
SECONDA ORAZIONE
O Dio, che in san Giovanni Bosco hai suscitato nella tua Chiesa un maestro di vita, accendi anche in noi la stessa fiamma di carità a servizio della tua gloria e dell’educazione umana e cristiana dei giovani. Per Cristo nostro Signore.
COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Al sacro fonte un divino lavacro
dona salute ai popoli.
In Cristo risorto la vita si rinnova.
L’acqua è un sepolcro donde l’uomo rinasce,
disserrata è la porta della morte.
In Cristo risorto la vita si rinnova.
Orazione
Dio onnipotente, fa’ risplendere su noi la tua gloria; e il fulgore della tua luce, riverberato sugli animi nostri dallo Spirito Santo, confermi nella fede e nell’amore coloro che sono rigenerati dalla tua grazia. Per Cristo nostro Signore.
INTERCESSIONI
A Cristo diciamo la lode, che nei santi ci dona una testimonianza del vangelo, e con cuore credente preghiamo:
Santifica il tuo popolo, Signore.
I santi ti hanno servito nei fratelli,
- dona ai tuoi discepoli di crescere nella carità.
Essi, che hanno avuto la grazia di sopportare ogni dolore nel tuo nome,
- intercedano presso Dio a favore dei colpiti dalla sofferenza.
I tuoi eletti hanno raggiunto la perfezione nell’obbedienza alla volontà del Padre,
- fa’ che tutti gli uomini si conformino sinceramente all’eterno disegno di salvezza.
Tu che hai dato agli uomini la speranza della vita senza fine,
- concedi alla tua Chiesa di essere persuasiva testimone del tuo amore.
Tu che inviti i giusti al tuo celeste convito,
- accogli tra i santi i nostri fratelli defunti.
L’amore di Cristo ci spinge a invocare il Padre di tutti:
Padre Nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.
oppure
La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.
COMPIETA
Torna all'inizioCOMPIETA
Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.
Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi;
l’oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell’esilio eterno.
Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.
A te, Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 142,1-11
Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché sei tu il mio Dio.
Signore, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio alla mia supplica,
tu che sei fedele, *
e per la tua giustizia rispondimi.
Non chiamare in giudizio il tuo servo: *
nessun vivente davanti a te è giusto.
Il nemico mi perseguita, *
calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre *
come i morti da gran tempo.
In me languisce il mio spirito, *
si agghiaccia il mio cuore.
Ricordo i giorni antichi,
ripenso a tutte le tue opere, *
medito sui tuoi prodigi.
A te protendo le mie mani, *
sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore, *
viene meno il mio spirito.
Non nascondermi il tuo volto, *
perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia, *
poiché in te confido.
Fammi conoscere la strada da percorrere, *
perché a te si innalza l’anima mia.
Salvami dai miei nemici, Signore, *
a te mi affido.
Insegnami a compiere il tuo volere,
perché sei tu il mio Dio. *
Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.
Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, *
liberami dall’angoscia, per la tua giustizia.
Gloria.
Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché sei tu il mio Dio.
LETTURA BREVE 1Pt 5,8-9
Fratelli, siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.
A quanti invocano il Signore.
A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.
Appaga il desiderio di quelli che lo temono.
Egli si fa vicino.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.
CANTICO DI SIMEONE
Cantico Lc 2,29-32
Ant. Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.
Gloria.
Ant. Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.
ORAZIONE
Illumina, Padre, la nostra notte e dona ai tuoi servi un riposo senza colpa; incolumi al nuovo giorno ci conducano gli angeli e ci ridestino alla tua luce. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
O santa Madre del Redentore,
porta dei cieli, stella del mare,
soccorri il tuo popolo
che anela a risorgere.
Tu che, accogliendo il saluto dell’angelo,
nello stupore di tutto il creato
hai generato il tuo Creatore,
madre sempre vergine,
pietà di noi peccatori.
CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.