Il suo apporto al pensiero occidentale fu ampio e variegato: dalla “Critica della ragion pura” alla “Critica della ragion pratica” passando a quel saggio “Per la pace perpetua” in cui indicava quale via per ottenere la concordia permanente tra i popoli un patto federativo che ne fissasse i criteri fondamentali entro i quali dovessero rapportarsi.
Un’attività che svolse in modo fecondo in ossequio alla sua massima “il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me”.
In quale modo le idee del filosofo nato a Konigsberg di cui quest’anno ricorre il trecentesimo anniversario dalla nascita avvenuta il 22 aprile 1724 possono aiutare a capire e vivere il tempo presente sul piano non solo filosofico, ma anche politico e religioso? Alla complessa questione cercherà di dare qualche risposta l’incontro in programma mercoledì 13 novembre alle 21 al collegio Ballerini di Seregno intitolato “Goodbye Kant? Attualità e inattualità della filosofia di Kant”.
Ad affrontare l’argomento saranno i docenti di filosofia Luca Frigerio, Annalisa Ceron e don Guido Gregorini.
di Cristiano Comelli