Il 9 ottobre 1963, dalle pareti del Monte Toc – una cima al confine tra Friuli-e Veneto, nota per la sua composizione fragile e facile ai cedimenti – si staccò un’enorme massa di terra e sassi che franò nel sottostante bacino idroelettrico artificiale del Vajont. L’ondata d’acqua che si sollevò dall’invaso – il cui livello fu prima alzato in modo improvvido e poi altrettanto sconsideratamente abbassato, allorché ci si avvide che la montagna franava – risalì per le pendici del Toc devastando i paesi di Erto e Casso, situati sugli opposti fianchi, e poi oltrepassò l’immenso muraglione della diga (allora la più alta al mondo), rovesciandosi sulla vallata. Un autentico tsunami che letteralmente polverizzò l’abitato di Longarone, provocando la morte di 1910 persone.
Su quella tragedia Angelo Garofoli, profondamente legato alla natura e al lavoro, appassionato cultore di storia e di teatro, ha già portato in scena più volte “Un disastro annunciato”, monologo corposo, di forte impatto e suggestione, che richiede un notevole impegno mnemonico oltre a un’interpretazione appassionata e coinvolgente.
A sessant’anni esatti dall’inondazione, gli darà voce nuovamente domenica 24 settembre, alle 16, nella chiesa di San Giorgio all’interno del Cimitero di Crevenna d’Erba. Un omaggio alle vittime di quella sciagura, ma anche un monito all’uomo di oggi, affinché non compia scellerati sfruttamenti della natura, che finiscono poi per scatenarne la furia distruttiva.
Organizzato in collaborazione con il Rotary Club Erba Laghi e il Lions Club Erba, sarà l’ultimo degli eventi che in questi mesi hanno accompagnato l’esposizione in San Giorgio de L’Ultima Cena, realizzata dallo stesso Garofoli insieme agli Artigiani del Presepe con figure a grandezza naturale ispirate al Cenacolo di Leonardo da Vinci, allestita sull’altare della chiesa dalla scorsa Quaresima.
Il manufatto è visitabile fino alla fine di settembre tutte le domeniche dalle 9 alle 17.
Per i gruppi (scuole, associazioni, parrocchie, oratori, istituti religiosi…) che ne facciano richiesta a crevenna@chiesadimilano.it, la visita può essere abbinata alla proiezione di Leonardo racconta il Cenacolo, cortometraggio che in forma innovativa racconta origini, storia e caratteristiche del capolavoro vinciano.